Storia del Sud Italia: il primo sovrano del Meridione

L'8 luglio del 1138 Papa Innocenzo II scomunica Ruggero II d'Altavilla, colpevole di essersi schierato con l'Antipapa Anacleto II. Ciò potrebbe apparire un fattore di poco conto visto che, in quel periodo, la tensione tra lo Stato della Chiesa e l'autorità normanna era all'ordine del giorno, così come il continuo ribaltamento dell'alleanze. In realtà, tale atto assume una valenza notevole dato che era diretto contro un personaggio che avrebbe, in poco tempo, lasciato un segno indelebile nella Storia del Sud Italia.

Ruggero II detto il Normanno nasceva il 22 dicembre 1095 a Mileto (oggi provincia di Vibo Valentia) da Ruggero I, detto il Gran Conte e Adelasia di Monferrato. È ricordato per essere stato il primo regnante a riunire sotto un'unica corona tutti i possedimenti normanni dell'Italia meridionale e, pure, per la costruzione di un governo centralizzato ed efficiente. Fu Conte di Sicilia, dal 1101 al 1130, Duca di Puglia e Calabria, dal 1127 al 1130 e primo Re siciliano, dal 1130 al 1154.

L'occasione per espandere i suoi domini al Mezzogiorno continentale gli si presentò nel 1127, alla morte del cugino Guglielmo che era Duca di Puglia. Fin da subito, fu ostacolato in questo progetto da Papa Onorio II il che gli costò una prima scomunica e la resistenza militare da parte di Roberto II di Capua e del cognato Rainulfo di Alife. Tuttavia, Ruggero ebbe la meglio e, a Benevento, nel 1128, il Pontefice gli riconobbe i possedimenti pugliesi. Di fatto, la situazione era ancora molto incerta perché diverse località del Sud rimanevano ancora indipendenti o, comunque, ribelli.

L'anno successivo continuò la sua opera di conquista e tra le diverse città che riuscì ad espugnare ci furono anche Bari e Napoli. Intanto, morto Onorio II nel 1130, la Chiesa era scossa da uno scisma conseguenza dell'elezione di 2 successori, il Papa Innocenzo II e l'Antipapa Anacleto II. Ruggero decise di appoggiare quest'ultimo e in cambio, il 25 dicembre dello stesso anno, fu incoronato Re di Sicilia e degli Stati principeschi di Puglia, Calabria e Capua a Palermo. Seguì un decennio di guerre durante le quali si trovò ad affrontare una molteplicità di nemici quali il Papa, l'Imperatore del Sacro Romano Impero Lotario II, quello bizantino Giovanni II Comneno, Luigi VI monarca di Francia, Enrico I d'Inghilterra, le repubbliche marinare di Genova, Pisa e Venezia e i soliti dissidenti interni.

Nonostante alcune sconfitte, il Normanno riuscì alla fine ad uscire vittorioso dal conflitto. Lo scontro decisivo fu quello di Galluccio (attuale provincia di Caserta), vicino al fiume Garigliano, nel 1139. Battuti i suoi avversari, deceduto Anacleto II, Ruggero volle ed ottenne il riconoscimento del suo potere da parte di Innocenzo II. La pace gli permise di consolidare l'apparato amministrativo del Reame e, grazie alla competenza dei suoi Ammiragli (tra cui Giorgio d'Antiochia), di espandere i suoi domini anche oltre mare e di creare un Regno normanno d'Africa. In pratica, rese la Sicilia uno degli Stati più potenti dell'intera Europa, dotato di una solida base legislativa per via delle Assise emanate ad Ariano Irpino nel 1140. Tollerante, patrocinò l'arte e la cultura e durante il suo governo furono realizzate opere architettoniche come la Cappella Palatina palermitana, il Duomo di Cefalù e nacque quello che è il primo Parlamento al Mondo. Ruggero morì a Palermo il 26 febbraio 1154.