Storia del Sud Italia: il potere dei Re meridionali sulla Chiesa

Il 5 luglio 1098 Papa Urbano II emana la bolla "Quia propter prudentiam tuam" ed istituisce l'Apostolica Legazia di Sicilia a favore di Ruggero I d'Altavilla. Il provvedimento arrivò dopo la cacciata degli arabi dall'isola per merito dei normanni. In un primo momento, entità giuridica autonoma, dopo, diventò "regalia" dei sovrani siciliani.

Bisogna premettere che alcuni territori siculi erano latifondi di proprietà pontificia fin dall'epoca bizantina. In questi possedimenti, si praticava il rito latino e la produzione economica era affidata e gestita da funzionari e membri del clero fedeli alla Santa Sede. Una volta giunti sul posto, consapevoli che la maggior parte degli abitanti professava, invece, il rito greco e che la Chiesa di Costantinopoli consentiva la subordinazione degli istutiti ecclesiastici al potere temporale, i nuovi dominatori pensarono bene di ergersi a difensori della tradizione religiosa orientale.

Nel 1098, la situazione mutò quando, dopo aver nominato legato il vescovo di Troina, Urbano II cambiò idea e scelse come suo rappresentante il Gran Conte Ruggero I di Sicilia. La decisione fu importante anche per tutta un'altra serie di ragioni. Da quel momento, nell'isola, gli ecclesiastici presero a dipendere dal Papa per le questioni teologiche e dai governanti locali per quelle amministrative, disciplinari e giudiziarie. Inoltre, questo diritto fu riconosciuto come ereditario e, perciò, trasferibile di volta in volta a tutti coloro che avrebbero retto l'isola. Perciò, a differenza di quanto accadeva nel resto della Penisola, le arcidiocesi locali furono subordinate al potere laico con sede a Palermo.

In pratica, i vescovi erano nominati dal Re e consacrati dal Pontefice e uno dei tre bracci del parlamento siciliano fu composto da prelati fino alla sua scomparsa, avvenuta solo nel 1864 durante il dominio dei Borbone. Dagli Altavilla, durante i secoli, passò prima agli Angiò e poi agli aragonesi e, da questi, addirittura a Filippo II, monarca di Spagna. Un privilegio rinnovato nel 1117 da Papa Pasquale II, per quella che è una terra tra le più belle del Sud Italia.