Storia dei legami tra Malta e la Sicilia

L'arcipelago di Malta si trova a "soli" 80 chilometri dalla Sicilia. Infatti, è parte della regione geografica del nostro Paese. Per questo e altri motivi, il suo legame con l'isola meridionale è da sempre molto fitto.

Le isole che lo formano sono divise tra quelle maggiori (Comino, Gozo, Malta) e quelle minori (Cominotto, Fifola, Manoel, San Paolo). Sono anche dette Calipsee, dal nome della ninfa Calipso che, secondo il poeta Omero, abitava ad Ogigia, da alcuni identificata con Gozo (che sarà territorio del regno siciliano borbonico fino al 1801).

I primi insediamenti risalgono al Neolitico antico (6000-4000 a. C.) ad opera di coloni siculi. Da quel momento comincia un rapporto che prosegue nei secoli successivi, anche durante le colonizzazioni fenicia e greca e la dominazione romana. Bizantino dal IV al IX secolo d. C., passò in mano araba nell'870. Fu conquistato dai normanni provenienti dal regno siciliano, nel 1091. Dopo essere stato possedimento svevo, angioino e aragonese, nel 1530, l'imperatore Carlo V lo assegnò ai Cavalieri dell'ordine di San Giovanni, da allora chiamati anche "di Malta". Nel 1798 fu conquisto da Napoleone e, dal 1816, entrò a far parte dell'Impero inglese. L'indipendenza dal Regno Unito risale al 1964.

In tutto questo lunghissimo lasso di tempo, il rapporto con i siciliani non fu mai (o quasi) interrrotto. Il flusso di popolazioni e di scambi culturali è sempre stato molto vivo, anche se risentì dell'arrivo degli inglesi. Comunque, prima dei collegamenti aerei, la Sicilia rappresentava una tappa obbligata per raggiungerlo. Altro elemento che rinforza l'idea di questo speciale rapporto sono le caratteristiche morfologiche e semantiche del maltese riconducibili al siciliano. Ancora, la gastronomia del posto ha punti di contatto con quella siciliana, dimostrati dalle versioni locali delle Zeppole di San Giuseppe (Zepploli ta' San Giusepp) e della cassata (Qassatat).

Inoltre, Malta e la Sicilia erano tappe del Gran Tour praticato dai ricchi aristocratici del XVII secolo. E la storia contemporanea della città di Pachino, che sorge nei pressi di Siracusa e dove si coltiva il pomodoro IGP omonimo, vede coloni maltesi contribuire alla fondazione autorizzata da re Ferdinando IV di Borbone nel 1760. Infine, a testimoniare come questa relazione sia fondata e continui ancora oggi, basti pensare che appena 2 anni fa, nel 2018, è stato sancito un gemellaggio artistico e culturale tra Palermo e Malta.