Ricette del Sud: gli amaretti di Caposele

Ve lo abbiamo detto più volte. E ve lo ripetiamo per l'ennesima volta. La cucina meridionale è una fonte interminabile di assolute bontà. Abbiamo avuto anche modo di sottolineare come queste leccornie rappresentano, non solo, dei semplici (e ottimi) piatti, ma pure una testimonianza culturale, economica e storica del legame con il territorio di riferimento, che va oltre l'esclusivo ambito gastronomico. Un aspetto, questo, che è valido anche per gli amaretti di Caposele.

Caposele è un comune della provincia di Avellino, in Campania, una regione che presenta una straordinaria ricchezza e varietà in cucina, che va dai prodotti di mare a quelli di terra. La città sorge in mezzo a colline e montagne, in un'area dell'Irpinia dove sono molto presenti castagni, noccioli ed ulivi e che è bagnata dalle acque del fiume Sele. Prodotto tipico della zona sono le nocciole, tra cui ricordiamo le varietà Mortarella e San Giovanni che si lavorano ancora secondo il processo a mano. Queste costituiscono l'ingrediente principale dell'amaretto che si è guadagnato l'inclusione nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali.

Il biscotto ha dimensione di 5-6 cm di diametro e 1-2 cm di spessore. È sottile ai bordi e grande al centro, ha una consistenza croccante, ma un cuore morbido. Si possono accompagnare con un passito, un vino rosso robusto o, giusto, un caffè. Gli ingredienti sono pochi e semplici ovvero: 250 gr di nocciole pelate, 125 gr di zucchero e un uovo. Di seguito la ricetta. Incominciare il procedimento con il tostare le nocciole. Poi, tritarle a polvere fine, unire l'uovo e lo zucchero e impastare il tutto. In caso di necessità, ricorrere ad un albume. A questo punto, formare delle palline appena schiacciate al centro. Fatto ciò, rigirarle nello zucchero e cuocere il prodotto in forno a 170°, per circa 20 minuti. Servire così come preferite.