Il borgo meridionale capitale di una regione storica

È tra più belli d'Italia ed è stato e lo è ancora uno dei centri propulsori dal punto di vista culturale e non solo di quella che è una regione storica dell'Abruzzo, ovvero la Marsica. Ci riferiamo a Tagliacozzo, comune in provincia di L'Aquila che sorge ai piedi del Monte Civita. L'origine del nome sembra sia da rintracciare nell'unione dei termini latini "Talus" e "Cotium", per indicare un "taglio nella roccia" che contraddistingue la natura della cittadina, la quale si sviluppa lungo una fenditura che divide in 2 parti la montagna.

L'area su cui sorge l'insediamento attuale fu abitata durante l'antichità dagli Equi e dai Marsi. Un primo riferimento ad un abitato risale all'XI secolo, collegato al Castello che sorge sul Monte. Nel 1173 il feudo è di proprietà dei De Pontibus e, intorno al 1230, alcuni francescani si stabiliscono nella chiesa di Santa Maria in Silvis. Nel 1268, in loco, si tiene la battaglia tra il re di Sicilia Carlo I d'Angiò e Corradino di Svevia, erede di Federico II. La vittoria dei francesi segna la fine dei Svevi. A tal proposito è citata anche da Dante Alighieri nel XXVIII canto dell'Inferno:

E là da Tagliacozzo

ove senz'armi vinse il vecchio Alardo

Nei secoli successivi saranno gli Orsini i feudatari. Nel 1409, Papa Alessandro V ingloba la contea di Tagliacozzo nello Stato della Chiesa e lo conferma possedimento di Giacomo Orsini. Nel 1806 rientra nei confini del Regno di Napoli e, all'indomani dell'Unità, è interessata da fermenti filo-borbonici. Sul posto è giustiziato il generale spagnolo José Borjes, inviato da Re Francesco II delle Due Sicilie per sostenere i movimenti anti-piemontesi e la città vede transitare diversi briganti. Per iniziare la visita del borgo, si consiglia di partire dalla piazza dell'Obelisco, circondata da un loggiato con archi a tutto sesto, finestre rinascimentali e Palazzi storici.

Tagliacozzo Abruzzo
Piazza dell'Obelisco a Tagliacozzo.

Tra i siti da visitare, per quanto riguarda l'architettura civile, ricordiamo il Palazzo Ducale, caratterizzato da infissi istoriati, bifore e sale ornamentali; il Teatro Talia, un ex monastero benedettino; la fontana duecentesca, che è monumento nazionale; i ruderi del Castello; le 5 porte cittadine: Romana, Valeria, San Rocco, da Piedi e Corazza. Per chi ama l'escursionismo, imperdibile il Cammino dei Briganti. Spostando l'interesse verso gli edifici di culto, fra i tanti, sono da vedere la Chiesa di Santa Maria del Soccorso che sorge nella parte alta del comune, quella dei Santi Cosma e Damiano che è la più antica e la Chiesa, il Convento e il Chiostro di San Francesco.

Non bisogna lasciarsi sfuggire il Museo Orientale, presso il Santuario della Madonna dell'Oriente e la Biblioteca Comunale. La domenica in Albis si celebra la Festa del Volto Santo. A luglio, durante la seconda settimana, si tiene la Festa di Ascanio, dedicata ad Ascanio Mari, artista rinascimentale mentre, a fine mese, c'è la Rassegna Internazionale del Folclore. Ad agosto ospita i Gironi Divini, manifestazione dedicata ai vini abruzzesi, la rassegna cinematografica Tagliacozzo Film Festival e la sagra degli gnocchetti con i ceci. A metà settembre, è commemorata la Madonna dell'Oriente.

Dulcis in fundo, la gastronomia locale è ricca e gustosa. A parte gli gnocchetti con ceci già ricordati, tra i piatti tipici ci sono la polenta con salsicce e spuntature, l'agnello cacio e uova e una ricca tradizione di dolci quali la pizza con le noci, le nivole (entrambi natalizi), frittelle, zeppole con castagnole al miele e nocchietelle (a Carnevale) e i fauni, le cavalluccie e le palombelle delle monache benedettine. Insomma, se volete immergervi in una cornice naturale incontaminata, piena di storia e farvi una bella mangiata, Tagliacozzo è il posto che fa per voi.