Il più antico libro di fiabe è del Sud ed è scritto in dialetto

"Lo cunto de li cunti (overo lo trattenimento de piccerille)", di Giambattista Basile nato a Giugliano in Campania nel 1566, è una raccolta di 50 fiabe raccontate da dieci novellatrici in cinque giorni interamente scritta in napoletano, ispirata a leggende e detti popolari. Pur essendo un'opera fiabesca non è propriamente destinata ad un pubblico infantile, anzi, per i temi complessi e l'ironia in cui vengono raccontati è più adatta ad un pubblico adulto. La storia è ambientata tra la Campania e la Basilicata, luoghi che Basile conosceva molto bene, la particolarità dell'opera è quella di essere un racconto nel racconto.

"Lo cunto de li cunti" riprende molto la struttura del "Decameron" di Giovanni Boccaccio, con una differenza: Basile era un vero moralista, ma la sua immaginazione gli faceva vedere il "mondo alla rovescia" dove tutto è il contrario di tutto, i ruoli, le relazioni e i sentimenti sono invertiti. "Buffoni regalati, furfanti stimati, poltroni onorati, assassini spalleggiati, zanettoni patrocinati e uomini dabbene poco apprezzati e stimati" afferma Pietro Citati ne "La luce della notte"

I racconti di Basile sono stati varie volte tradotti in italiano, e studiati a più riprese per ricostruire interamente il contesto storico in cui ebbe origine e riconoscere tutti i rimandi della tradizione storico-letteraria a cui si ispirò. Una di queste traduzioni è stata compiuta da Benedetto Croce, lo chiamò "Pentamerone" (Cinque Giornate) ed asserì nella premessa che questo fosse "il più antico, il più ricco e il più artistico tra tutti i libri di fiabe popolari"; censurò alcune parti dell'opera di Basile, perché troppo offensive ed esplicitamente volgari.

Molto spesso, "Lo cunto" è stato soggetto di trasposizioni teatrali, come "La gatta cenerentola", ma anche cinematografiche, quella che è stata più efficace nel comunicare dal grande schermo la grandezza dell'opera è stato "Il racconto dei Racconti" di Matteo Garrone, film pluri - premiato con ben 7 David di Donatello, Globo d'Oro, Nastri d'Argento e 7minuti di applausi dal pubblico del Festival di Cannes nel 2015. Il film di Garrone tratta solo alcune delle 50 fiabe del libro di Basile: "La cerva", "La pulce" e "Le due vecchie".