Storia del Sud Italia: la Regina Beata

Il 15 luglio del 1262 si celebra il matrimonio tra Pietro III d'Aragona e Costanza II di Sicilia, a Montpellier. La donna era figlia del Re siciliano Manfredi e, perciò, nipote dell'Imperatore Federico II di Svevia. Devota all'ordine francescano, favorì la costruzione di numerosi edifici di culto, tra i quali il monastero di Santa Chiara di Huesca (1266) e uno di clarisse a Messina (1294). Venerata come Beata dalla Chiesa Cattolica, la si celebra il 17 luglio. Inoltre, è ricordata da Dante Alighieri nel III canto del Purgatorio come "la buona Costanza".

Nasce a Catania nel 1249. A 13 anni sposa il figlio di Giacomo I e di Violante d'Ungheria. Nel 1266, la sua vita è sconvolta dalla morte del padre che perde la vita in occasione della battaglia di Benevento, a seguito della quale il Meridione passa sotto il controllo angioino. Diverse famiglie nobili siciliane si rifuggiano, quindi, in Spagna. Con il decesso del cugino Corradino (1268), Costanza rimane l'unica discendente degli Svevi in vita e insiste affinché il marito conquistì la Sicilia.

Nel 1276 è incoronata Regina consorte d'Aragona. Sei anni più tardi, mentre il marito è impegnato nel Nord Africa contro i musulmani, a Palermo scoppia un'insurrezione. I Vespri siciliani offrono a Pietro il pretesto per intervenire nell'isola del Mediterraneo e accontentare la volontà della moglie. Sbarcato a Trapani con 600 armigeri e 8.000 almugaveri, in poco tempo, il sovrano aragonese riesce ad avere la meglio sui francesi. Il 30 agosto 1282 Pietro e Costanza cingono sul capo le corone di monarchi siculi. L'anno successivo, la donna rimane da sola a governare visto che, scomunicato da Papa Martino V, il consorte deve far ritorno nella penisola iberica.

Pietro III d'Aragona
Immagine che raffigura Pietro III, il marito di Costanza.

Nel 1285 Pietro muore e Costanza lascia il trono al secondogenito Giacomo, assumendo il titolo di regina madre. Appena 6 anni dopo, tuttavia, si spegne anche il primogenito Alfonso III il che comporta il passaggio della corona aragonese a Giacomo, il quale decide di affidare la luogotenenza della Sicilia al fratello minore Federico. Nel 1296, quest'ultimo rifiuta quanto stabilito con il Trattato di Anagni e così scoppia un nuovo conflitto con gli angioini. Trascorso un anno, la guerra termina e Federico ottiene il controllo della Sicilia. Costanza si ritira in Spagna e vive gli ultimi anni in un convento di monache clarisse. Come ultimo atto politico, concede il suo permesso al matrimonio tra la figlia Violante e Roberto d'Angiò, con la speranza che le nozze mettano fine in maniera definitiva allo scontro tra le 2 famiglie. Muore a Barcellona il 9 aprile del 1302.