San Giovanni Rotondo: alla scoperta del centro pugliese dove ha vissuto Padre Pio

Immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale del Gargano, in provincia di Foggia, si trova San Giovanni Rotondo. Ogni anno, questo centro è meta di milioni di fedeli cattolici, che lo raggiungono, da tutto il mondo, per ammirare le spoglie di Padre Pio. Ecco tutto quello che c'è da sapere sul comune pugliese.

Storia di San Giovanni Rotondo

I primi insediamenti risalgono al Neolitico (VI-V millennio a. C.) ad opera di agricoltori e pastori. Verso la fine del II millennio, arrivano dall'Illiria, i Paiones che si stanziano in zona e si integrano con gli indigeni. Costruiscono un villaggio fortificato sul monte Castellano-Crocicchia. In età romana (III-II secolo a. C.), il centro diventa Bisanum, in onore del dio bifronte Giano (Bis-Ianum), al quale è dedicato un tempio. In seguito alla caduta dell'Impero di Roma, le cronache raccontano di apparizioni di San Michele Arcangelo, nella grotta che oggi porta il suo nome, intorno al 490 d.C., evento che determina l'inizio di un grosso pellegrinaggio. Proprio in quel luogo, durante il VII secolo, è edificato un battistero circolare sul preesistente tempio, consacrato a San Giovanni Battista. Dalla forma deriverà il nome del comune. Infatti, l'edificio era soprannominato “La Rotonda”. Nel marzo 1007, l'ufficiale bizantino Alessio Xifea emette un diploma per Alessandro, abate del monastero di S. Giovanni in Lamis (attuale convento di San Matteo). Il documento parla di “Castellano Buzzano” e di Castel Buzzano e precisa che vi abitavano uomini dello stesso monastero. Questo castello era situato sulla cima di monte Castellana, qualche centinaio di metri più in alto dell’odierna San Giovanni Rotondo. Il diploma è il primo documento che assoggetta gli uomini della terra di San Giovanni Rotondo al monastero di San Giovanni in Lamis. Nel 1008, un altro diploma descrive i confini dei possedimenti del monastero e cita un posto chiamato Bizzano. Questo è identificabile con il “Casale Sancti Johannis Rotundis” che, tramite il decreto del 1095 del conte normanno Enrico di monte Sant'Angelo, sancisce la fondazione della città. Durante il Basso Medioevo ha un ruolo importante nell'organizzazione economica del Meridione. Nel 1134, il re di Sicilia e di Italia Ruggero I pone il monastero e il casale sotto la sua protezione, mentre, 33 anni dopo, il sovrano Guglielmo il Buono dichiara il monastero soggetto alla giurisdizione del Papa, pur lasciandolo sotto la protezione reale. In occasione della III Crociata, è lo stesso monarca a stabilire che, da quei luoghi, devono partire per la Terra Santa 26 uomini d'armi. In base a questo dato si può stabilire che San Giovanni Rotondo fosse il centro più popoloso del Gargano, con all'incirca 2000 abitanti e una rendita di 168 once d'oro (1000 ducati napoletani). Nel 1216 San Francesco d'Assisi si reca in pellegrinaggio alla grotta di San Michele. Quattro anni più tardi, l'imperatore Federico II inserisce San Giovanni tra i domini regi. Nel 1424 i sangiovannesi si schierarono dalla parte di Alfonso d'Aragona, che aveva invaso il Regno di Napoli, contro la regina Giovanna II, di Angiò-Durazzo. Alla morte di lei, si sviluppa un conflitto tra aragonesi e angioini. I sangiovannesi si alleano di nuovo con gli angioini, ma, dopo il sacco aragonese del paese, fanno dietrofront. Alla morte di Alfonso, il figlio Ferdinando I è costretto a vedersela con Giovanni d'Angiò. Nel 1461, San Giovanni Rotondo è uno dei pochi centri a non aprire le porte al duca francese. Cinto d'assedio, è salvato dal capitano Giorgio Castriota Scanderbeg. Il condottiero di origine albanese si vede così assegnare, nel 1464, il feudo, insieme a quelli di Monte Sant'Angelo e Trani, da Ferdinando. Durante tutto il Cinquecento, il paese è coinvolto nelle vicende belliche delle Guerre d'Italia. Il secolo successivo è segnato da eventi negativi. Il 30 luglio 1627 San Giovanni è distrutta da un terribile sisma. Nel 1631, subisce le conseguenze dell'eruzione del Vesuvio. Le ceneri arrivano fino al Gargano e causano delle piogge all'origine di una valanga di fango. Nel 1656, il paese è decimanto dalla peste. Sotto il Regno delle Due Sicilie, è la sede in cui si stabiliscono i prezzi della mercanzia commercializzata. Durante il periodo Risorgimentale, i cittadini sono colpiti dalla "febbre patriottica", come testimoniano i 24 liberali che perdono la vita in nome dell'Italia unita. Qui, dal 4 settembre 1916 al 23 settembre 1968, vive e muore san Pio da Pietralcina.

Il comune di San Giovanni. Territorio e clima

San Giovanni Rotondo conta 27.184 abitanti su una superficie di 259.62 km², per una densità per km² di 104.7. È gemellata con Pietrelcina, provincia di Benevento, Bucchianico, vicino Chieti, in Abruzzo e Wadowice, città polacca. Il cap è 71013 e il prefisso telefonico 0882 mentre codice istat e catastale sono, rispettivamente, 071046 e H926. Il santo patrono è San Giovanni Battista e la festa patronale cade il 24 giugno. Dall'estate 2019, il sindaco è il professor Michele Crisetti.

Confina a nord e a ovest con San Marco in Lamis e la sua frazione Borgo Celano, a est con Monte Sant'Angelo e a sud con Foggia e Manfredonia. Si tratta del 62º comune in Italia come estensione territoriale (si sviluppa dalle pendici del Gargano fino alla pianura del Tavoliere). Il dislivello altimetrico oscilla da 1056 a 8.5 m. Fa parte del distretto sismico del Gargano, per una classificazione di sismicità media.

Il clima è caratterizzato da inverni rigidi e da estati miti. La temperatura media annua è di 13,6 °C. I mesi più freddi sono gennaio e febbraio e spesso nevica, con un accumulo di neve di 35–30 cm. La piovosità totale annua è in media di 772 mm. Il paese è esposto a raffiche di vento settentrionali, molto frequenti, e che possono raggiungere i 70 km/h. Non inusuale la nebbia, di carattere intenso. Per essere sempre informati sul meteo, si può consultare il sito dell'aeronautica.

Come raggiungere San Giovanni

San Giovanni Rotondo può essere raggiunta in auto, aereo, treno e/o grazie ai mezzi pubblici. Chi viaggia in macchina e arriva da Nord deve imboccare l'autostrada A14 (Bologna-Taranto), uscire a San Severo, immettersi sulla SS 272, raggiungere San Marco in Lamis e proseguire fino a destinazione. Per coloro che provengono dal Centro-Sud, una volta sulla A16 Napoli-Bari, bisogna uscire al casello di Candela-Foggia, direzione Foggia sulla SS 655, poi immettersi sulla SS 89 per Manfredonia e prendere lo svincolo per San Giovanni Rotondo. Infine chi risale lo Stivale, una volta sulla A16 Taranto-Bari-Pescara, esce a Cerignola Est, continua per Manfredonia, poi prende la SS 89 per Foggia e, da lì, lo svincolo per San Giovanni Rotondo (SP 45bis).

Chi preferisce volare può prenotare un biglietto con destinazione l'aeroporto di FoggiaGino Lisa”, a 40 km di distanza, oppure per il “Karol Woytila" di Bari, che si trova a 158 km. Per entrambi, il numero di telefono è il 080 580 0200.

Coloro che si spostano in treno possono raggiungere la stazione di Foggia e poi prendere gli autobus della Società autotrasporti SITA. Nell’atrio della stazione, è possibile acquistare i biglietti. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero verde 800 296247.

Per chi ricorre agli autobus, ci sono, quindi, quelli di SITA Sud (numero di telefono 0881 352011) e le linee delle Ferrovie del Gargano, che uniscono Ancona, Bologna, Chieti, Forlì, Mestre, Milano, Modena, Padova, Parma, Pescara, Reggio Emilia, Roma, Torino e Vasto a Foggia. Questa può essere raggiunta da Napoli grazie a CPL Bus (n. t. 081 5311706/07). Dalla Sicilia si può arrivare in Puglia tramite Interbus Autolinee, che collega l'isola, anche, al continente (n. t. 091 342525). Infine, con sede nella stessa San Giovanni, ci sono le Autolinee Centra (n. t. 0882 457910, 0882 459106, 3933309658).

Luoghi di interesse

Una grande ricchezza di San Giovanni Rotondo è rappresentata dal turismo, religioso e non. Chiaro che il primo sia legato alla figura di Padre Pio, ma non solo. Il borgo medievale è, poi, tra le zone più interessanti della città, con diversi luoghi da visitare. Nelle sue stradine ci sono tante chiese, testimonianza, per l'appunto, della grande tradizione religiosa del luogo, oltre a parecchie torri medievali.

Per quanto riguarda i siti di interesse religioso, ricordiamo:

  • Chiesa di San Leonardo Abate: di origine medioevale, ristrutturata nel corso del XVII secolo, è la chiesa matrice del paese. Edificio semplice con facciata essenziale, ha un portale d'ingresso in pietra. Ai vertici laterali le statue di San Giovanni Evangelista e la Madonna Addolorata; in cima c'è un San Michele Arcangelo.
  • Chiesa di Sant'Orsola: di origine cinquecentesca, rifatta del tutto nei 2 secoli successivi. Costruita per volere del sacerdote Giovanni Donato, ha una facciata monumentale in pietra locale, due nicchie con statue di San Francesco e Sant'Antonio da Padova. Dotata di un rosone quadrangolare, ha un campanile a vela, con 2 campane. Sede dell'Arciconfraternita dei Morti, a partire dall'8 dicembre 1693.
  • Chiesa di San Nicola: Realizzata nel XVI secolo, contiene la statua de "La Madonna dei 7 dolori", proveniente da Napoli. È caratterizzata da un abside molto grande e un colonnato, dove trovano posto i membri dell'Arciconfraternita dell'Addolorata.
  • Chiesa di Santa Caterina: una volta "Santa Maria Maggiore", risale al 1176. Assume il nome attuale nel XVII secolo. Ha un impianto centrale con edicole laterali, un altare semplice, con, a destra, la statua di Santa Lucia e, a sinistra, quella di San Stanislao Kostka.
  • Chiesa e Convento di Santa Maria Maddalena: edificati per volontà dell'arciprete Bernardino Galassi, risalgono al Seicento.
  • Chiesa di San Giacomo Apostolo: in origine dell'antico ospedale di San Giovanni Rotondo, della cui esistenza si ha certezza fin dal 1304. Passa ai Gesuiti nel 1718. Sede di un "Consiglio subitaneo di guerra" del nuovo Governo unitario, insediatosi l'8 novembre 1860.
  • Chiesa della Madonna di Loreto: costruita fuori dal perimetro cittadino, nel XV secolo, da pellegrini marchigiani. Riproduce le dimensioni reali della casa natia di Gesù.
  • Chiesa di Sant'Onofrio Anacoreta: edificio sacro di origini medievali, edificata come "opera regia" per volere di Federico II. Ha una facciata in stile romanico-gotico, con portale ogivale. Lunga 40 metri e larga 10, ha un'unica navata.
  • Chiesa di San Giovanni Battista o della Rotonda: VI-VII secolo. Luogo di culto dei longobardi perché si trova lungo la “Via Sacra Longobardorum", percorso che portava alla grotta di San Michele Arcangelo. Si ritiene sia stata anche un Battistero, in virtù del ritrovamento di una vasca battesimale.
  • Chiesa di San Giuseppe Artigiano: situata nel centro della città. Costruita a partire dal 1º maggio 1958, la prima pietra fu posta in presenza di Padre Pio. È un edificio moderno a pianta centrale; con altare marmoreo e vetrate decorate con temi relativi alla vita del Cristo.
  • Chiesa di San Donato: risale al 1292. Realizzata per volere della famiglia Germani. Il principale restauro è del 1878, con la sostituzione del soffito con una volta in mattoni. Altro restauro è degli anni '30 del XX secolo.
  • Chiesa di Santa Croce: costruita nel 1960, dal 1988 è sede della parrocchia di San Francesco.
  • Chiesa della Trasfigurazione del Signore: si tratta di una parrocchia nata a seguito dell'espansione territoriale e abitativa della città, in cui le periferie risultavano poco presenti nelle comunità parrocchiali. I lavori sono iniziati il 5 aprile 2008 e si sono conclusi nel 2010.
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie: dimora di Padre Pio, a partire dal 28 luglio 1916. La costruzione della chiesa antica inizia nel 1540 e termina il 5 luglio 1676. Ha pianta rettangolare con semplice facciata, piccolo rosone e campanile centrale a vela. All'interno è a navata unica, in stile barocco, con quattro cappelle laterali. Davanti al crocifisso in legno, il frate di Pietralcina ha ricevuto le stimmate. Quella moderna è fabbricata su progetto dell'architetto Giuseppe Gentile, a partire dal 2 luglio 1956. La consacrazione risale a 3 anni più tardi. Ha pianta rettangolare a tre navate, con interni in marmo. Ospita il mosaico che raffigura la Madonna delle Grazie.
  • Monastero e Chiesa della Resurrezione: edificata per volere di Padre Pio e di Fra Daniele Natale. La prima pietra fu posata il 23 settembre 1975.
  • Monumento a Padre Pio: opera in bronzo dell’artista Pericle Fazzini. Il Santo ha le braccia levate al cielo e impugna l’ostensorio, nel gesto solenne dell’offerta e della benedizione. Sotto alla statua sono raffigurate quattro scene della vita del Santo.
  • Santuario di Padre Pio da Pietralcina: inaugurata il 1° luglio 2004, il progetto è dell'architetto Renzo Piano, su commissione dell'ordine dei frati minori cappuccini della provincia di Foggia. Il complesso si sviluppa su due piani ed ospita un'aula liturgica, una cripta (con le spoglie del frate), tre aule di incontro per i pellegrini, accessibili grazie ad un grande atrio, una sala di accoglienza, una grande penitenzieria, la sagrestia, la cappella dell’Eucarestia. Il sagrato è dotato di un altare mobile, che consente di portare i 7.200 posti del santuario a 30.000 per le celebrazioni all'aperto. A forma di conchiglia, è attraversato da un pilatro centrale di 4.40 m. Il materiale principale è la pietra di Apricena, è formato da 21 archi e ha una doppia copertura (in legno e rame pre-ossidato). All'esterno si trovano la croce, sempre in pietra di Apricena e il muro-campanile, con 12 campane e gli 8 “aquilotti” in volo verso la chiesa, opera di Mario Rossello.

Invece, per quelli di interesse civile, segnaliamo:

  • Palazzo Cavaniglia: si trova in Corso Regina Margherita ed è stato costruito tra il 1615 e il 1630, per volere del barone don Michele Cavaniglia, secondo duca di San Giovanni Rotondo.
  • Palazzo San Francesco: edificato nel 1470, convento dei francescani fino al 1815, poi Palazzo di Città. È sede del comune e si trova in Piazza dei Martiri.
  • Palazzo del Capitano della Piazza d'Armi: realizzato nel Seicento, ospitò il “Gran CapitanoConsalvo Ferrante di Cordova, primo Viceré di Napoli.
  • Palazzo Verna: XVII-XVIII secolo, sede dell'omonima famiglia che ha contribuito allo sviluppo di San Giovanni.
  • Casa dell'Università: di età angioina e aragonese, sede dell'Università e delle assemblee popolari di San Giovanni Rotondo.
  • Casa natale di Celestino Galiani: risalente al XVIII secolo, luogo di nascita dell'arcivescovo di Taranto e Tessalonica, cappellano maggiore del Regno di Napoli, Ministro dei regi studi e Riformatore della regia Università degli studi di Napoli.
  • Palazzo Bramante-Giuliani: si trova in via Galiani, risale al XVIII secolo, è uno dei palazzi simboli della città e ha ospitato diversi tra amministratori e prelati che hanno segnato la storia del comune.
  • Casa Sollievo della Sofferenza: “ospedale religioso classificato” sorto per volere di Padre Pio, il 5 maggio 1956. Ha intorno ai 900 posti letto, suddivisi tra 30 reparti di degenza medici/chirurgici e 50 specialità cliniche. A circa 500 metri da questo edificio si trova il Poliambulatorio “Giovanni Paolo II”, struttura di 25000 m², su sette piani. La Casa Sollievo della Sofferenza è un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) dal 1991, in virtù di un decreto del Ministero della Sanità. La ricerca riguarda malattie genetiche ed eredo-familiari, senza dimenticare le patologie più comuni. L'ospedale ospita i corsi di laurea di I livello in infermieristica dell'Università degli Studi di Foggia.
  • Mura: risalgono al XII secolo e avevano 4 porte di ingresso. La principale era Porta Grande (o Maggiore), con ponte levatoio, dove oggi c'è il monumento a Padre Pio. Le altre erano Portella, Porta dei Comuni, con la Torre Quadra e Porta del lago, che deve il nome ad una sorgente di acque.
  • Torre cilindrica: di epoca normanna, la più alta fra le torri presenti in città (all'incirca 10 m). All'interno si trova un Museo delle Tradizioni.
  • Torre quadra: XII-XIII secolo, conosciuta anche come “Porta di suso” (perché punta verso la montagna). La cima era merlata e l'ingresso aveva una epigrafe, con su inciso il nome dell'imperatore Federico II.
  • Monumento ai caduti nelle miniere: in piazza del Carmine, lungo viale Kennedy, c'è questo ceppo con sopra una scultura in ferro, che raffigura un minatore. Sul ceppo sono segnati i nomi di 27 lavoratori deceduti nella cava di bauxite, tra le principali fonti di guadagno del città durante il XVIII secolo.
  • Monumento ai caduti: in onore dei morti durante la Prima Guerra Mondiale, sito in Piazza Europa. L'opera è composta da basamento, piedistallo e statua della Dea Alata della Vittoria. In origine circondata da un Parco della Rimembranza, con 178 alberi di pino, su cui c'era una fascetta recante il nome degli scomparsi. In seguito, i nomi sono stati scolpiti sul piedistallo e sono stati aggiunti quelli dei deceduti durante la Guerra d'Etiopia, la Seconda Guerra Mondiale e del conflitto in Kosovo.
  • Mulino Massa: al centro del borgo medievale. Proprietà delle Clarisse del monastero della Maddalena. Ceduto a privati dopo la Legge Murat del 1806 (soppressione degli ordini religiosi), fu poi acquistato dalla famiglia Massa.
San Giovanni Rotondo-interno Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Interno Santa Maria delle Grazie

Feste ed eventi

Quella di San Giovanni Rotondo è una comunità molto devota e le celebrazioni a tema religioso sono tante. Cominciamo con il ricordare la festa patronale, in onore di San Giovanni Battista. Si tiene dal 23 al 25 giugno e prevede la processione della statua del Santo, il giorno 24. Altra processione è quella delle sculture della Madonna dei Sette dolori e del Cristo Morto, che parte dalla chiesa di San Nicola, ogni Venerdì Santo. Il 25 maggio di ogni anno si tengono diverse manifestazioni, per commemorare l'anniversario della nascita di Padre Pio, così come, tutti i 22 settembre, data della morte del Santo, si svolge una veglia di preghiera. Il 16 luglio cade la festa della Madonna del Carmelo mentre, il 15 agosto, per le vie del centro, avviene la “Vestizione delle Madonne”. Nei giorni 8, 9 e 10 settembre ricorre la festa di Santa Maria delle Grazie. In vista di questa occasione, il dipinto della Madonna delle Grazie (che è custodito nel Convento dei frati Cappuccini) è portato in paese, presso la chiesa di san Leonardo Abate, il 31 agosto e vi rimane fino al 10 settembre. Infine, segnaliamo l'estate sangiovannese, che consiste in un programma di eventi di varia natura, che si svolgono tra luglio e agosto.

San Giovanni Rotondo-interno Santuario di Padre Pio
Interno Santuario di Padre Pio

Pernottamento e ristorazione

San Giovanni Rotondo mette a disposizione dei tanti fedeli e turisti che la raggiungono tutta una serie di strutture ricettive di assoluta garanzia. Tra queste:

  • Hotel Trattoria La Rosa: 2 stelle, 8 stanze, wi-fi disponibile, parcheggio gratuito, cucina casereccia. Numero di telefono 0882 452684, mail trattorialarosa@libero.it
  • Hotel Euro: 3 stelle, 28 stanze, wi-fi gratuito, parcheggio disponibile, ristorante, animali ammessi. Utenza telefonica 0882456349, mail hoteleuro@tiscalinet.it
  • Hotel Parco delle Rose: 4 stelle, 205 stanze, wi-fi gratuito, parcheggio gratuito, ristorante, piscina. Numero di telefono 0882 456161, mail hotel@parcodellerose.com

Per i Bed & Breakfast:

  • Camere Santa Rita: wi-fi gratuito, parcheggio gratuito,
  • B&B Il Pettirosso: wi-fi gratuito, parcheggio gratuito, animali ammessi
  • B&B Leggieri Villa Siria: wi-fi gratuito, parcheggio gratuito, animali ammessi

Anche l'offerta culinaria è valida e varia. Oltre le strutture proprie degli alberghi, ricordiamo:

  • Pizzeria Regina Margherita: pizza, cucina italiana; opzioni vegetariane, vegane e senza glutine; fascia prezzo 10-20 euro; numero telefono 0882 420495
  • Coppa Cicuta: cucina italiana e mediterranea; opzioni vegetariane, vegane e senza glutine; fascia prezzo 15-30 euro; numero telefono 329 196 4641
  • Opus Wine: cucina italiana, wine bar; opzioni vegetariane e vegane; fascia prezzo 20-30 euro; numero telefono 0882 456413
  • Ristorante Trepuntozero: cucina italiana, medieterranea, specialità di pesce; opzioni vegetariane, vegane e senza glutine; fascia prezzo 20-40 euro; numero telefono 0882 413374
  • Trattoria Chiazza Ranna: cucina mediterranea; fascia prezzo 21-40 euro; numero telefono 338 358 1708

Numeri utili

In conclusione, indichiamo una serie di numeri di telefono che potrebbero rivelarsi utili per chi intende recarsi a San Giovanni:

  • Azienda autonoma di Soggiorno e Turismo 0882456240
  • Gruppo Alberghi 0882 412855
  • Comune 0882 415111
  • Carabinieri 0882 418400
  • Polizia Municipale: Pronto intervento-0882 415602, Segreteria 0882 415607
  • Guardia Medica: 0882 451537
  • Pronto Soccorso: 0882 410600
  • ASL: 0882413531
  • Giudice di Pace: 0882 456094
  • Poste: Sede Centrale 0882 413811, succursale 0882 411774
  • Farmacie: del Corso 0882 456035, Gravina Maria Antonietta 0882 452740, Lecce Snc 0882 455175, Livrieri Ava Rosaria 0882 412541, Merola Vilma 0882 412800, Pepe Snc 0882 456997, Ricciardi Sas 0882 418000, San Giovanni 0882 413498