Bari segreta: 10 curiosità imperdibili

Bari è una tappa irrinunciabile per chi visita la Puglia. Il lungomare, i luoghi di interesse culturale e l'ottima cucina sono alcuni dei motivi per cui visitarla. Tuttavia, ci sono anche altre ragioni, collegate alle leggende e curiosità che caratterizzano la sua storia. Scopriamole insieme.

  • I misteri del Teatro Petruzzelli

Il Teatro Petruzzelli è il principale Teatro della città e il quarto d'Italia. I lavori di costruzione iniziano nel 1898, per volere dei fratelli e commercianti Antonio e Onofrio. Inaugurato nel 1903, sembra che, al suo interno, sia possibile incontrare il fantasma di un soldato americano, che qui si suicidò durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Inoltre, si racconta che nell'edificio fosse presente una stanza segreta, dove si trovavano documenti firmati da Benito Mussolini e da Vittorio Emanuele III. A causa dell'incendio del 1991, il vano è distrutto.

  • Il turco e la Befana

In strada Quercia n° 10 si trova la "Testa del Turco". Sull'architrave di una casa, situata a Bari Vecchia, c'è la riproduzione, per l'appunto, della testa di un uomo con baffi e turbante. Sarebbe appartenuta a Mufarrag, guerriero saraceno che governò la città. Malvisto dalla popolazione locale perché aveva provato ad imporre il culto dell'Islam, provò a riconquistare il loro favore sfidando la befana cattiva, Befanì. Infatti, sembra che, la notte del 5 dicembre, quest'ultima e una befana buona appaiano in strada. In questa occasione, Befanì taglia la testa di coloro che incrocia. Stessa sorte toccò a Mufarrag e la sua testa, rotolando, si conficcò nell'architrave.

  • Il cavaliere fantasma di San Francesco

In piazza Garibaldi sorge la Chiesa di San Francesco, che fu data alle fiamme nel 1846. A quanto pare, ad appiccare l'incendio fu un cavaliere, il cui fantasma si può ancora vedere girare intorno alla Chiesa, con cattive intenzioni, nella notte tra il 1 e 2 Novembre.

  • Arco dei Meravigli

Lungo Strada Meraviglia si può vedere l'Arco dei Meravigli. Sarebbe stato costruito in una sola notte per favorire la fuga d'amore di due giovani, il cui sentimento era osteggiato dalle loro famiglie. Una vicenda simile a quella di Romeo e Giulietta, ma, qusta volta, con una conclusione felice.

  • Il santo e l'imperatore

Tra i monumenti più importanti in città, di sicuro, c'è il Castello Normanno-Svevo. Fu costruito su ordine di Ruggero II di Sicilia, nel 1131 e distrutto dai baresi, nel 1156. Ricostruito per volontà di Federico II, nel 1233, ospitò l'incontro tra l'imperatore e San Francesco d'Assisi. A quanto pare, al santo non andavano giù i presunti lussi della corte sveva e, allora, Federico lo invitò, per tranquillizzarlo. Probabile anche che l'incontro tra i due abbia riguardato il viaggio presso il Sultano Malik Al-Kamil del frate, la cui intercessione avrebbe garantito, poi, il successo diplomatico della crociata condotta dallo "Stupor Mundi".

  • San Nicola o Babbo Natale?

La Basilica di San Nicola è tra le principali mete del turismo religioso italiano. Basilica Pontificia, esempio di romanico pugliese, fu edificata tra il 1087 e il 1197. L'inizio dei lavori coincise con l'arrivo in città delle reliquie di San Nicola dal centro di Myra, in Licia. Tra le diverse ragioni per cui il Santo è noto, c'è anche quella che lo collega a Babbo Natale. Infatti, il paffuto vecchietto con la barba, gioia dei bambini di tutto il mondo, è un "evoluzione" del vescovo greco, perché, in paesi come Belgio, Francia, Lussemburgo, in occasione della celebrazione in suo onore, si distribuiscono regali ai più piccoli.

  • Il liquido miracoloso

Con le reliquie, arrivò in città anche la "manna". Questa è un liquido prodotto dalle ossa del vescovo, dalle proprietà miracolose. Si racconta che gli stessi uomini che trafugarono i resti, li trovarono immersi in esso. La sostanza è ancora oggi venerata e diversi fedeli hanno dichiarato di averne ricevuto consolazione.

  • La lancia di Longino

Nella Basilica è conservata una reliquia di San Longino. Secondo la tradizione cristiana, costui fu il centurione che trafisse il costato di Gesù Cristo con la sua lancia. Leggenda vuole che l'arma possa essere nascosta nella struttura religiosa, portata in Puglia dai cavalieri di ritorno dalla prima Crociata. Inoltre, dal suo metallo sarebbe stata realizzata la mitica spada Excalibur.

  • Da Camelot a Bari

La mitica spada non è, però, l'unico richiamo al ciclo arturiano presente nella Basilica. Per accedervi, si passa attraverso il Portale dei Leoni, dove un bassorilievo raffigura dei cavalieri, che sono stati associati a Re Artù e ai suoi compagni d'arme della Tavola Rotonda. Ancora, il trafugamento dei resti di San Nicola sarebbe, in realtà, servito a trasportare, in segreto, il sacro Graal in città.

  • Santo e architetto

Infine, ulteriore leggenda è quella relativa alla cripta, dove riposano le spoglie di San Nicola. Durante la sua costruzione, alcuni marinari videro una colonna rosa nelle acque della città. Provarono a recuperarla, senza riuscirci, ma la notte in cui le ossa del santo furono deposte, avvenne un miracolo. Insieme ad alcuni angeli, fu lo stesso vescovo a riporla nella cripta. Da allora, per tradizione, le ragazze baresi, che erano in cerca di marito, la notte del 6 dicembre, le giravano 6 volte intorno (10 se si voleva un coniuge facoltoso). Oggi, la colonna si trova dietro una grata, ma c'è chi continua a toccarla per buon augurio.