Don Matteo 13, dopo le dichiarazioni polemiche di Terence Hill interviene Raoul Bova: le parole dell'attore

Ormai la data di inizio della nuova stagione della fiction Don Matteo (giunta alla 13 edizione) sta per arrivare sugli schermi degli italiani: la serie ha fatto appassionare moltissimi telespettatori tanto da essere una delle più longeve e amate del palinsesto Rai. In questa stagione però è avvenuto un cambiamento epocale al quale non tutti si sono abituati, anzi qualcuno era molto contrario.

Don Matteo 13 vedrà la presenza di un altro attore a sostituire Terence Hill, sarà Raul Bova a interpretare il ruolo del sacerdote tra il verde nella cittadina di Spoleto: Don Massimo (è questo il nome del parroco interpretato dall'attore) non andrà in giro in bicicletta.

Il cambiamento è stato necessario anche se non voluto dallo stesso Terence Hill che per anni ha interpretato Don Matteo. Sembra infatti che l'attore non fosse più disposto a girare per lungo tempo le puntate della fiction e sembra che ne abbia proposto una versione più light che non ha trovato il consenso dei vertici della Rai.
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Nella conferenza ufficiale della Rai viene espressa non solo la proposta di Terence Hill ma anche l'esigenza della Rai di non poter acconsentire a questa proposta. E' stato Luca Bernabei, il produttore per Lux Vide ha parlare del cambiamento che vede Raul Bova prendere il posto in via definitiva di Terence Hill.
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Ecco cosa ha detto: "Don Matteo non è Montalbano, non possiamo confondere le due cose. Dietro queste serie Rai c’è un grandissimo lavoro di progettazione, per fare Don Matteo ci vuole un anno e mezzo di scrittura, Terence voleva fare quattro puntate quest’anno e quattro il prossimo ma non si poteva fare, ci sono le troupe, persone che pensavano che avrebbero lavorato un anno"

Poi a prendere la parola è Maria Pia Ammirati, il direttore di Rai Fiction che ci tiene a sottolineare il concetto espresso da Luca Bernabei: "Noi dobbiamo il rispetto ai nostri telespettatori e fruitori. Dobbiamo dare una serialità quanto più lunga possibile, a Don Matteo si chiede di vederlo per due mesi, alcuni ci chiedono anche di più, di fare dodici prime serate. Sarebbe stato un cambiamento ingiustificato, trasformare Don Matteo in un film tv."

Anche Raul Bova si è sentito in dovere di dire qualcosa rispetto alla grande responsabilità di sostituire Terence Hill nel ruolo del parroco più amato dagli italiani: "Don Matteo rimarrà sempre Don Matteo e Terence resterà sempre Terence, per sempre. Per me l’importante era non sostituire, il senso era cambiare una serie per farla andare avanti. Prendere gli elementi che funzionavano e farli andare avanti. Terence ed io ci siamo incontrati, io l’ho guardato negli occhi e volevo sentire un consenso, credevo che fosse giusto guardarlo in faccia e che ci fosse questo passaggio, questo testimone. Me l’ha dato."
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