Amadeus, il momento è critico: l'assenza che spegne tutte le aspettative

Non c'è dubbio che questa 72 esima edizione del Festival di Sanremo sa stata una delle più seguite in assoluto della storia della kermesse, era quasi scontato che la Rai decidesse di affidare ancora una volta ad Amadeus la direzione artistica della gara canora più importante del nostro Paese.

Nonostante manchi davvero moltissimo all'edizione del 2023 e ancora di più per quella del 2024, molti sono già curiosi di sapere che cosa ha in mente il conduttore dei miracoli, colui che è riuscito a tenere compagnia agli italiani nel momento più critico della pandemia: quando gli ospedali erano pieni di persone sofferenti e tutti erano rinchiusi nelle loro case cercando di scongiurare la risalita dei contagi.

Anche quest'anno con la minaccia del Covid 19 alle porte, Amadeus è riuscito a portare a termine la kermesse senza problemi, offrendo un grandissimo spettacolo a tutti gli italiani che attendevano un momenti di rinascita della cultura, uno spettacolo finalmente dal vivo con le persone ad assistere e far il tifo.
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A differenza delle altre edizioni del Festival di Sanremo, Amadeus ha un anno a disposizione per organizzare al meglio l'evento (gli altri anni invece erano solo pochi mesi) e proprio in vista di questo tempo così prolungato, il conduttore ha deciso di azzardare e fare cose incredibili: "Sono contento che questa sia avvenuta a marzo. Di solito si cominciava a lavorare a settembre e questo rendeva tutto più difficile. La responsabilità del festival per cinque anni è un apprezzamento per quello che Fuortes ha definito un format. Espressione che mi ha colpito e che condivido. Il nostro è stato un festival che, partendo dalla musica poi si apriva ad altro ed era attraversato dal suo tempo storico."

Amadeus ha anche parlato del desiderio di portare sul palco dell'Ariston i volti della storia della musica italiana come Mina e Adriano Celentano, ma anche grandi personaggi dello spettacolo e della politica come Roberto Benigni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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I giornalisti durante la conferenza hanno chiesto al conduttore qual è il criterio con cui sceglie le canzoni e di certo Amadeus non poteva evitare la risposta infatti ha detto: "I brani quasi sempre li ascolto in macchina. A volte giro a vuoto per Roma o mi faccio apposta Roma-Milano in macchina, per sentire i pezzi che mi arrivano. Li ascolto veramente cinquanta, cento volte prima di decidere."

Sulla possibilità che quest'anno potrebbe tornare in coppia con Rosario Fiorello, il conduttore con un po' di tristezza sul volto spezza i sogni di quanti avevano sperato di rivederli insieme sul palco dell'Ariston: "Fiorello? No, lui è stato molto generoso con me. Mi ha accompagnato e mi è stato vicino, da par suo, in questi anni. Non posso chiedergli di più. Ma non si libererà di me. Lo tartasserò per avere consigli."

Insomma Amadeus ha le idee ben chiare per quella che sarà la 73 esima edizione del Festival di Sanremo e si augura che la minaccia della pandemia sia completamente fuori dalle nostre vite, così da rendere questo Festival completamente libero dalle restrizioni.
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