Alfonso Signorini rompe con Katia Ricciarelli: "Esagerata e fuori luogo"

In un'intervista al Corriere della Sera Alfonso Signorini ha parlato di questa edizione del Grande Fratello Vip e delle moltissime polemiche che si è portata dietro: il conduttore ha anche dichiarato apertamente le sue colpe per essere stato, in alcuni casi troppo gentile con alcuni concorrenti e di non aver usato la linea dura quando invece avrebbe dovuto.

Signorini però ci ha tenuto a sottolineare che nelle passate edizioni del Grande Fratello Vip ci sono state squalifiche ridicole a causa di regole troppo rigide: "Nelle edizioni precedenti eravamo più rigorosi e inflessibili, e ci sono stati attriti e contrasti nel gruppo di lavoro. A me ad esempio la squalifica di Fausto Leali per la N-word era sembrata esagerata e fuori luogo. Fin dall’inizio ho messo sul tavolo che volevo un’edizione che fosse più spregiudicata come è nella natura del programma"

Poi continua parlando di come tutti gli inquilini siano stati protagonisti di vicende che non sono state prese bene, non solo dal pubblico ma dalla stessa produzione e ogni volta che frasi poco appropriate sono state dette all'interno della casa, i provvedimenti sono stati rapidi e per tutti, nessuno escluso.
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Si sofferma anche sul rapporto delle opinioniste in studio, Sonia Bruganelli e Adriana Volpe e come troppo stesso l'atteggiamento sia troppo serioso, anche se all'interno di questi programmi si dovrebbe avere un animo più disteso e incline al riso piuttosto che alla battaglia ad oltranza: "Chi accetta di partecipare a questo tipo di programmi è accomunato da un ricorrente sentire. Si prendono tutti tremendamente sul serio, non hanno il minimo senso dell’autoironia e dell’autocritica, ogni discorso gronda di retorica. Io invece penso che la leggerezza sia il segreto della vita." Su Sonia e Adriana ribadisce che tra loro c'è dell'astio "E' chiaro che a me faceva gioco ed era quello che speravo ardentemente accadesse"

Non poteva che cominciare dalle accuse rivolte a Katia Ricciarelli di razzismo con una frase molto emblematica "Una cosa è la stupidità, un'altra è il pregiudizio" sottolineando che alcuni gieffini sono, secondo lui, più stupidi che razzisti "Certo che sì. A un certo punto la situazione era sfuggita di mano e mi sono sentito in dovere di parlare a tutti e dargli un consiglio: uscite piuttosto che dare il peggio di voi come state facendo, vi fate del male da soli"
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E su Katia Ricciarelli non si calma e lancia una mazzata attraverso una metafora: "Katia Ricciarelli dimostra che l’archetipo della nonnina di Cappuccetto Rosso non esiste: si associa l’idea della persona più che matura alla quintessenza della bontà e dell’accoglienza, ma lei è tutto fuorché buona e accogliente. Mi piace portare in scena queste contraddizioni"
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