Doc, Gaetano Bruno su Luca Argentero: "Il rapporto con i colleghi è molto ridotto, ma lui è davvero una persona aperta"

Gaetano Bruno, interpreta il primario e chirurgo Eduardo Valenti nella serie campione di ascolti della Rai Doc - Nelle tue mani: il personaggio è uno dei ruoli chiavi di questa seconda stagione, un medico che si appoggia alla droga pur di continuare a fare il suo lavoro in un momento di estrema difficoltà per il Paese durante la pandemia del Covid 19.

Gaetano Bruno nato a Palermo nel 1973, ha una lunga carriera che si espleta tra il cinema, il teatro e la televisione: diplomato alla scuola di recitazione al Teatro Biondo Stabile di Palermo, ha debuttato con una pietra miliare del teatro siciliano nella Compagnia Teatrale Emma Dante, il primo ruolo al cinema è stato nel film del premio Oscar Paolo Sorrenti, Le conseguenze dell'amore, poi ha preso parte a Baaria di Giuseppe Tornatore, a Vallanzasca - Gli angeli del male con Michele Placido, e l'Ora Legale di Ficarra e Picone. Ha anche ottenuto diversi ruoli all'estero, uno tra tutti la partecipazione alla quarta stagione di Fargo, la serie ispirata al film dei fratelli Coen.
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Gaetano Bruno nella lunga intervista rilasciata a FanPage ha parlato non solo del rapporto con i suoi colleghi tra cui figura Luca Argentero il protagonista di Doc - nelle tue mani, ma anche dell'importanza che ha questa serie in questo preciso momento storico in cui una pandemia imperversa e ci sono moltissimi dubbi sulle qualità dei medici e della scienza.
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Il suo messaggio a favore dei medici e della scienza medica non ammette interpretazione: "Da attore è stato molto importante per me interpretare un medico che insieme agli altri colleghi di Medicina Interna, si mette al servizio del paziente. Credo spinga ognuno di noi, nelle rispettive specializzazioni a dare il meglio. Vorrei che arrivasse il messaggio di vere sempre fiducia nei dottori, in coloro che hanno studiare e cercano di dare il massimo per il nostro bene."

Bruno si dedica anche alla spiegazione di quanto accadrà al suo personaggio Edoardo Valenti in preda ad una dipendenza per cercare di fare il suo lavoro: "Sarebbe interessante dare al pubblico un'idea da dove è arrivata la scelta di Valenti: la sua voce e il suo viso sono stati drogati dal medico che gli ha prestato, lasciandosi andare nei momenti di intenso stress e debolezza. Questo si basa su la cocaina sta cercando di continuare a fare meglio il suo lavoro perché è quello che  è e scopriremo cosa lo ha davvero spinto a iniziare a prendere droghe in un particolare momento della sua vita".

Non c'è giustificazione nel personaggio di Valenti che non si nasconde, il messaggio che l'attore vorrebbe fare arrivare al pubblico è una semplice comprensione di ciò che può spingere a prendere una strada così pericolosa come la dipendenza da cocaina: "E' anche onesto nelle sue contraddizioni. Non ha due facce, né in privato né in pubblico, e non approfitta della situazione. La sua autenticità è anche il personaggio che spinge avanti il ​​rapporto".

Sul rapporto con i suoi colleghi dice: "Purtroppo il rapporto tra me e Luca è solo sul set. Per gli altri lavori che sto facendo, e per il Covid, c'è meno rapporto con i miei colleghi. Luca è un ragazzo simpatico, aperto, con una bellissima energia, ascolta sempre quello che succede sul set. D'altronde il grande successo di Doc è dovuto anche a lui e al modo in cui interpreta questo eroe empatico".
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