Ha raccontato favole a tutto il paese: "Uno, nessuno, cento Nino"

Ha cominciato la sua carriera giovanissimo, spinto dalla voglia irresistibile di raccontare favole e di farlo nel migliore dei modi. Dopo esser diventato avvocato, come voleva suo padre, si è iscritto all'Accademia Nazionale di Arte Drammatica dove si distinse immediatamente per il suo talento. E' stato uno dei grandi interpreti della commedia italiana al pari di Alberto Sordi e Marcello Mastroianni, stiamo parlando di Nino Manfredi.

A 100 anni dalla sua nascita, Sky Arte con la collaborazione della Rai Documentari e Istituto Luce Cinecittà, ha deciso di dedicare uno speciale al grande artista dal nome "Uno, Nessuno e Cento Nino" che andrà in onda il 22 Marzo. Il documentario ripercorrerà l' immensa carriera di Nino Manfredi attraverso le testimonianze di tutti gli amici, i registi, e i colleghi che hanno vissuto non solo l'attore ma l'uomo che era: pignolo e rigoroso, sempre sorridente ma che attraverso il ricordo di figli e nipoti, scopriamo fragile e riservato. La trasmissione renderà pubblici filmati inediti, interviste mai andate in onda e estratti dai film più famosi ed emblematici della sua carriera.

Nato nel 1921 a Castro dei Volsci (ora provincia di Frosinone, ma in quegli anni faceva parte di Terra di Lavoro in Campania), Saturnino Manfredi in arte Nino, calcò le tavole del teatro molto presto e ne rimase completamente rapito. Nel 1947, dopo aver terminato gli studi all'Accademia di Arte Drammatica esordì al teatro Piccolo di Roma nella Compagnia Maltagliati - Gassman; la stagione successiva si spostò al Teatro Piccolo di Milano; nel 1952 - 1953 lavorò fianco a fianco con Eduardo De Filippo.

Nino Manfredi con Totò in "Operazione San Gennaro" Screen Video da Youtube

Dopo il successo riscosso al teatro si dedicò al cinema che lo accolse a braccia aperte: recitò in più di 100 film, molti dei quali sono dei veri cult del cinema italiano, dando prova del suo talento eclettico e della sua ironia sferzante. Il primo film lo gira a Napoli,  dal titolo "Torna a Napoli", da lì in poi girerà moltissime pellicole nella stessa città con attori partenopei e non, recitando in un napoletano quasi perfetto e collaborando con i grandi del cinema di carattere.

Da icona immortale del cinema nostrano, non poteva che lavorare con altri giganti del suo tempo, solo per citarne qualcuno: Totò (in "Operazione San Gennaro" del 1966), Alberto Sordi (in "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?" del 1968), Ugo Tognazzi ( in "Il padre di Famiglia" del 1967), Vittorio Gassman (in "C'eravamo tanto amati" del 1974) e tantissimi altri.

Nino Manfredi con Alberto Sordi - Riusciranno i Nostri eroi... Screen Video da Youtube

Manfredi, attore eccelso, scelto dai più grandi registi del cinema italiano, ha dato vita a delle interpretazioni senza tempo e irripetibili. Basti pensare a "Le avventure di Pinocchio" di Luigi Comencini, dove la sua interpretazione di Geppetto è magistrale ed emozionante, oppure nel film "Nell'anno del Signore" di Luigi Magni,  dove il suo doppio personaggio svela un'anima inquieta e un profondissimo coraggio, e ancora in "Cafè Express" di Nanni Loy dove lotta per sopravvivere con espedienti di poco conto cercando di sfuggire alle autorità e alla delinquenza.

Nino Manfredi in Pinocchio Screen Video da Youtube

Pluripremiato con ben 6 David di Donatello e 3 Targhe D'oro; 5 Nastri d'Argento e 4 Globi d'Oro, amato da tutto il paese per la sua simpatia e per il suo innato talento. Da ricordare, a proposito di simpatia quando si presentò a Sanremo e tutta la platea dell'Ariston applaudì queste parole:

È una canzone senza titolo
Tanto pe' cantà
Pe' fa quarche cosa
Non è gnente de straordinario
È robba der paese nostro
Che se po' cantà pure senza voce
Basta 'a salute
Quanno c'è 'a salute c'è tutto
Basta 'a salute e un par de scarpe nove
Poi girà tutto er monno
E m'a accompagno da me