In questo angolo del Sud, mare e cielo s'incontrano per dare forma al paradiso

Una delle località più suggestive del Salento è decisamente Santa Maria al Bagno del comune di Nardò in provincia di Lecce, un piccolo borgo dalle acque cristalline e con una storia molto antica: in origine, doveva essere un villaggio preistorico, poi abitato anche dai Romani. Nel XII secolo questo piccolo borgo diventa dimora dei Cavalieri Teutonici (un ordine di cavalieri-monaci istituito durante la terza crociata); nel Medioevo, per il programma in difesa delle coste, vennero costruite diverse torri di difesa.

I romani stanziati in questo piccolo paradiso eressero un piccolo porto e moltissimi edifici termali compresi di vasche, approfittando della posizione della città (è nel mezzo di una conca protetta dai venti e sempre soleggiata), questi bagni vennero distrutti in seguito alle razzie dei saraceni sulle le coste del meridione e tutta la località subì uno spopolamento. Solo con Carlo V nel XVI secolo (dopo il 1484 in seguito dalla Caduta di Gallipoli per mano dei Veneziani) avvenne una vera e propria ricostruzione per impedire ai pirati di appropriarsi dell'acqua dolce delle fonti di Santa Maria.

Carlo V fece costruire un grosso edificio chiamato Torre del Fiume, di cui oggi restano solo quattro torrioni che danno il nome alla località Quattro Colonne. La torre del fiume era stata progettata per avvistare e proteggere sia gli abitanti che la fonte di acqua dolce . In seguito al Medioevo l'architettura di Santa Maria al Bagno si arricchita di molti palazzi e ville di nobili meridionali e non. La ricostruzione vera e propria comincia nel XIX secolo ad opera degli abitanti di un comune limitrofo, Galatone.

Questo luogo ora è diventato una località turistica, la meta preferita per chi desidera nuotare in acque incontaminate, limpide e splendenti. Le escursioni subacquee regalano l'emozione di vedere con i propri oggi un ecosistema che mantiene tutta la sua purezza, ma se invece siete degli esploratori, il litorale nasconde moltissimi anfratti segreti dove qualche tesoro attende di essere scoperto.