Il grandissimo tesoro sepolto di una città del Sud vede finalmente la luce!

Il 12 Febbraio in via Roma a Palermo, durante gli scavi per i lavori alla nuova rete fognaria, sono stati ritrovati reperti di inestimabile valore, che aggiungono un ulteriore tassello alla già ricca storia dell'intera isola. I reperti si riferiscono a diversi periodi storici e ricostruiscono materialmente e in maniera dettagliata l'avvicendamento della moltitudine di popoli e dominazioni in Sicilia.

L'esplorazione voluta dall'Assessorato dei Beni Culturali ha reso noto nei sotterranei sono stati ritrovati numerosi frammenti di oggetti in ceramica risalenti al Medioevo, un'intera struttura muraria con pavimentazione in cotto (databile tra il XVIII e XIX secolo), l'archeologa della Soprintendenza di Palermo, Giuseppina Battaglia, ha dichiarato: "L'importanza di questo ritrovamento consiste nel fatto che il pavimento in cotto sigilla tutta la stratigrafia sottostante motivo per cui si stanno effettuando saggi di approfondimento che ci aiutano a comprendere meglio la trasformazione del luogo."

La scoperta più importante dell'intero scavo di Via Roma sono 4 monete in bronzo con delle raffigurazioni molto particolari: sul dritto della monete vi è raffigurata un'aquila, mentre sul rovescio vi è raffigurato lo scudo aragonese. Le monete dovranno essere sottoposte ad un restauro molto attento, perché molto antiche e ritrovate in un cattivo stato di conservazione.

Queste monete vengono collocate nella produzione della zecca aragonese, in attività sotto il regno di Giacomo d'Aragona (1285) e Ferdinando il Cattolico (1503).La Soprintendente dei Beni Culturali di Palermo, Selima Giuliano, dichiara: "Al momento possiamo solo affermare che durante il lungo periodo del dominio aragonese tra il 1282 e il 1516, Messina si trovò ad essere l'unica zecca operante in Sicilia."

Alberto Samonà, Assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, dichiara: "Questo rinvenimento nel corso degli scavi di via Roma testimonia l'attenzione con cui la Soprintendenza dei Beni Culturali opera per la tutela del nostro patrimonio. Grazie alla sorveglianza degli archeologi della Regione abbiamo potuto recuperare, nel recentissimo passato, testimonianze molto significative per la ricostruzione storico - archeologica della Sicilia."