La "Pietra Bianca" e la realizzazione della Natività sul Mare

In questo particolarissimo anno, l' Abruzzo, precisamente nella provincia di Pescara, si vede la quattordicesima edizione de il Presepe sul Mare. Realizzato a due passi dal mare, nei pressi della Pineta di Pescara,  realizzata da uno dei maestri scultori abruzzesi che si prodiga nel lavoro con abnegazione e devozione la natività immersa in un paesaggio che abbraccia il blu del mare d'inverno e il verde della Pineta Di Pescara.

Il presepe è realizzato con la pietra della Majella, una pietra bianca che sin dai tempi dei romani è lavorata con maestria dagli artigiani abruzzesi, detta anche  "pietra bianca" costituisce lo scheletro stesso della montagna della Majella. Viene lavorata in tutta la regione, in particolare Lettomanopello è il comune che ha ricevuto nel 2010 il riconoscimento di  "Città della Pietra".

Le pietre vengono scolpite attraverso un metodo antichissimo tramandato di generazioni in generazione. Questa lavorazione è una delle caratteristiche dell'intera regione e sono molti i siti d'importanza storica realizzati con amore e dedizione con questa pietra, come a testimoniare che quest'arte non è andata perduta e non è stata modificata dalla modernità: l'Abbazia di San Liberatore a Majella (il più antico monastero d'Abruzzo), l'Abbazia di San Clemente a Casauria, Duomo di Santa Maria Maggiore.

Non vi sono stati costruiti solo ornamenti per edifici sacri con questo materiale, la sua lavorazione è proprio un segno distintivo dell'intera architettura del paese, per cui venne utilizzata anche per l'arredamento domestico nei grandi borghi d'Abruzzo (Sulmona, Guardiagrele, Pescocostanzo, Rapino, Navelli) ma anche come materiale per espressione artistica, un esempio emblematico è "La nave" di Pietro Cascella del 1987

Il metodo utilizzato è quello del "Taglio diretto" che consiste nello scalpellare dal blocco di pietra gli eccessi della stessa fino a darle la forma giusta, ispirata: "Ogni blocco di pietra ha un immagine dentro di sé ed è compito dello scultore scoprirla" diceva Michelangelo, ed è esattamente questo il risultato ottenuto dal Presepe del Mare.

La scelta del materiale per la realizzazione della Natività non è causale. Il legame tra la "Montagna Madre" e le celebrazioni cattoliche è molto forte, le due cose sono strettamente connesse attraverso vincolo forte e indissolubile che si perde nel passare dei secoli, anche ripercorrendo a ritroso è impossibile stabilirne i confini.