'La mia Concetta': Natale in casa Cupiello della 'figlia' di Eduardo

Marina Confaleone nata il nel 1951 a Napoli è stata allieva nella Compagnia Teatrale di Eduardo De Filippo con il quale esordisce giovanissima ne "Le voci di dentro" con il ruolo della cameriera della famiglia Cimmaruta, Maria. Diventa una caratterista sotto la grande guida di Eduardo, che le assegna diversi ruoli nelle sue commedie.

E' una parte fondamentale anche in altri film divenuti dei veri e propri cult, come "Così parlò Bellavista" che le ha fatto vincere il David di Donatello nel 1984 e il Nastro D'Argento come miglior attrice non protagonista, il seguito "Il Mistero di Bellavista" del 1985, e "Parenti Serpenti" del regista Mario Monicelli del 1992.

Dimostra il suo talento sia sulle tavole del teatro, in televisione con lo sceneggiato "Il Balordo" la rivisitazione per il piccolo schermo del romanzo di Pietro Chiara,  ma anche per il cinema, lavorando con artisti del calibro di Lina Wertmuller, Federico Fellini e Nanni Loy, recitando al fianco di Alberto Sordi, Gigi Proietti, Enrico Montesano, Roberto Benigni e molti altri.

Torna in televisione nella nuova trasposizione dell'opera scritta nel 1931 "Natale in Casa Cupiello" ad opera di Eduardo de Angelis, nei panni di Concetta al fianco di  Sergio Castellitto, Adriano Pantaleo, Pina Turco, Tony Laudadio, Alessio Lapice e Antonio Milo, che andrà in onda il 22 Dicembre su Rai 1 alle ore 21:25.

Marina vestirà i panni che furono nel '77 di Pupella Maggio, l'iconica e indimenticabile Concetta, ma la talentuosa attrice avrà la propria Concetta: "Non mi ispiro a Pupella. Un'attrice che adoro e che sbirciavo durante le rappresentazioni. Il film poi è ambientato nel 1950, non nel 1931 come nell'originale di De Filippo, anche l'estrazione sociale è meno proletaria. E' stato ricavato il testo da varie stesure. La messa in scena di De Angelis è straordinaria, ha rispettato la tradizione e l'archeologia arricchendola con l'introspezione. Tutto è stato recitato all'impronta. Alla fine mi sembrava di essere dentro casa Cupiello, di essere io stessa Concetta, la mia però."