Al Sud si dice"A Sant'Aniello nun tucca' ne forbice e' ne curtiello"

Sant'Agnello o Aniello Abate era un monaco ispirato dapprima alla regola di San Basilio, poi diventato Agostiniano. Nato in una famiglia molto ricca di Napoli condusse una vita dedita alla carità e all'eremitaggio, infatti si racconta che avesse vissuta la sua giovinezza in una grotta dove oggi sorge la Chiesa di Sant'Agnello Maggiore (o Maria Intercede) nel centro storico di Napoli.

Era molto ben voluto dai suoi concittadini, anche se aveva una personalità molto particolare, tant'è che chiesero la sua intercessione per salvare la città  dall'invasione dei Longobardi nel 581, si racconta, infatti, che il centro abitato venne risparmiato dopo l' apparizione del paladino di Napoli che la difese portando nella mano destra il vessillo della croce.

Dopo questo evento dovette allontanarsi, tanto era la popolarità che non gli permetteva la vita di preghiera e solitudine, rifugiandosi prima a Monte Sant'Angelo (in provincia di Foggia in Puglia) e poi a Guarcino (in provincia di Frosinone in Lazio) dove esiste tutt'ora un santuario a lui dedicato perché vi soggiornò per almeno 7 anni. Tornò a Napoli e diventò agostiniano e successivamente sacerdote del monastero di San Gaudioso del quale divenne, successivamente Abate.

Viene commemorato il 14 Dicembre: "A Santa Lucia nu pass' e' gallina, a Sant'Aniello nu pass' e' pecuriello" (A Santa Lucia un passo di gallina a Sant'Aniello un passo da pecora) che descrive la l'allungamento delle giornate, per cui se a Santa Lucia la giornata di allunga di un po', come il passo di una gallina, a Sant'Aniello il 14 Dicembre la luce del giorno resterà un po' di più, come il passo di una pecora.

C'è anche un altro detto che riguarda questo santo: "A Sant'Aniello nun tucca' ne forbice e' ne curtiello" (A Sant'Aniello non toccare ne forbici né coltello), un avvertimento che riguarda le partorienti e il carattere vendicativo del santo. Secondo l'usanza una donna incinta in questo giorno non dovrebbe utilizzare strumenti taglienti per non urtare la sensibilità del santo che potrebbe arrabbiarsi e far nascere un bambino senza un arto. In tempi remoti, gli uomini restavano in casa ad aiutare le proprie mogli incinte, proprio per evitare le ire del santo.