Covid 19: ritorno alla normalità per un'università del Sud

L'emergenza Coronavirus ha imboccato una parabola discendente. I numeri incoraggianti relativi alla malattia fanno ben sperare, anche, per il futuro prossimo.

Così, in concomitanza con le celebrazioni per i 796 anni dalla fondazione, giungono notizie che prospettano a breve un ritorno alla normalità per l'Università Federico II.

A partire da settembre, di nuovo, lezioni in presenza. Tuttavia, già da luglio, se la situazione sanitaria continuerà a migliorare come negli ultimi giorni, gli studenti dell'istituzione con sede a Napoli potranno tornare a svolgere esami e sedute di laurea in presenza.

Ad affermarlo il Ministro dell'Università Gaetano Manfredi, ex rettore federiciano, il quale è intervenuto ai festeggiamenti di ieri e ha dichiarato che dal prossimo mese: "lì dove possibile, si possa tornare a svolgere sedute di laurea “in presenza” perché la discussione della tesi in presenza ha un grande valore simbolico, è momento di chiusura di un percorso. Certo bisogna farlo con i distanziamenti giusti, con pochi familiari e con meno feste".

Inoltre, Manfredi ha ricordato che, nel corso della sua storia, la Federico II: "epidemie, guerre, cambiamenti epocali ed è stata sempre punto di riferimento per i nostri territori. Aver dovuto attraversare giorni così complessi, dunque, è stato difficile per noi, ma non per questo ateneo". Per quanto riguarda le attività dell'università, c'è da precisare che, fin dal mese di aprile, si sta lavorando ad un piano di riorganizzazione e ridistribuzione dei posti a sedere nelle aule, così da consentire al più presto la ripresa dei corsi, ma in totale sicurezza.

Inoltre, durante la giornata sono stati forniti dati in merito, anche, a quanto è stato fatto durante il periodo di lock down. Il rettore Arturo De Vivo ha chiarito che, fino ad oggi, si sono svolti: "3.500 corsi. Alla settimana scorsa 40 mila esami e circa 3 mila lauree, numeri in linea con lo stesso periodo dell’anno scorso, in assenza di pandemia. Abbiamo, quindi, garantito i diritti dei nostri iscritti con un merito da parte dell’università, ma anche degli studenti, serissimi". E in merito alla ripresa, ha affermato che si sta provvedendo a ricalcolare: "la capienza delle aule in base alle norme. La Federico II conta 45 mila posti a sedere, pensiamo di poter utilizzare, nella migliore delle ipotesi, la metà dei posti. Stiamo lavorando sulla base delle esigenze e calcolando anche una turnazione nelle aule e inizialmente una didattica mista, in presenza e da remoto". Una soluzione, questa, da sempre caldeggiata dal Ministro Manfredi. Il primo banco di prova sarà costituito dai prossimi esami di ammissione alla facoltà di Medicina.

Dichiarazioni fonte "Corriere del Mezzogiorno".