Coronavirus, il virologo Tarro: "Allarmismi inutili, non hanno nulla di scientifico"

La diffusione della pandemia da Coronavirus in Italia sta decisamente rallentando. E sulla sua battuta d'arresto molti scienziati stanno esprimendo le loro opinioni da esperti a più riprese, talvolta anche con pareri discordanti. Il virologo napoletano Giulio Tarro più volte in questo periodo ha detto la sua per fare il punto della situazione sull'emergenza sanitaria giunta alla sua Fase 3, che ha visto, tra le altre cose, anche la riapertura dei confini regionali in tutta la penisola.

In un recente articolo già vi abbiamo raccontato della sua visione sull'andamento dei contagi, resa nota con un intervento nella trasmissione "Punto Nuovo Sport Show", su Radio Punto Nuovo, dove ha spiegato la sua visione in merito all'uso delle mascherine: “Serve per i contagiati e gli operatori sanitari. Adesso non servono, fanno male alle persone anziane, ai bambini, agli sportivi. C’è un lavoro scientifico in cui l’autore ed i suoi collaboratori, hanno studiato un asintomatico ed il contatto con più di 400 persone che ha incontrato: nessun infetto". 

Lo scienziato meridionale adesso è ritornato di nuovo a spiegare la sua visione sulle misure di distanziamento e i dispositivi anti-contagio in un'intervista rilasciata al Blog della Fondazione Pietro Nenni: "Mi sembrano del tutto fuori luogo. E confermo che trovo sbagliato l'uso della mascherina - ha spiegato il virologo - alla luce della situazione che stiamo vivendo in questi giorni. Lo ripeto: le mascherine non servono a niente, e sono portatrici di germi di ogni tipo con queste temperature. Il caldo (o per meglio dire i raggi ultravioletti), come ha anche dimostrato uno studio recente dell'Università di Oxford, è nemico del Sars-CoV2. Quindi la si finisca una volta per tutte con questo terrorismo quotidiano che non ha nulla di scientifico".

Giulio Tarro, in questa occasione, ha preso anche le difese del medico e primario del San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo, finito nel mirino dei media dopo aver affermato pubblicamente che il Coronavirus clinicamente non esiste più: "Io onestamente non comprendo questi moti di indignazione - ha dichiarato il virologo partenopeo - Zangrillo è il primario di Terapia Intensiva del San Raffaele a Milano. Se nel suo reparto non arrivano più i malati di Sars CoV2, cos'altro dovrebbe dire? Magari il contrario per far piacere a qualcuno? Suvvia: non scherziamo. Zangrillo ha detto quello che si verifica da due settimane a questa parte. Quindi chi si è risentito, o non ha capito fino in fondo le sue esternazioni oppure ha preferito far finta di non comprendere".