Un'oasi nascosta nel caos di una città del Sud: il giardino di Babuk

Il Mezzogiorno d'Italia è pieno di luoghi suggestivi. Questi "spuntano" nei posti più impensabili. Perfino, in pieno centro cittadino.

È il caso de "Il Giardino di Babuk", un vero e proprio rifugio dalla frenesia che caratterizza le strade di Napoli. Un trionfo di piante e un nascondiglio (o solo una zona dove riposarsi) per tanti gatti del comune partenopeo. Inoltre, è anche l'ingresso ad uno dei tanti ipogei presenti in città.

La denominazione Babuk è riconducibile al nome di un mitico felino che sarebbe stato tra i primi abitanti a 4 zampe di questa perla napoletana. L'antico giardino è in via Giuseppe Piazzi, numero 55. Si tratta di una traversa di via Foria, che sorge a poca distanza dal Real Orto Botanico. L'oasi si trova in un palazzo edificato dalla famiglia nobile dei Caracciolo del Sole. Al suo interno, è possibile godersi un'atmosfera tranquilla, tra alberi di limone e fiori di varia natura, in compagnia dei sonnecchiosi mici che vi si aggirano.

Al centro del giardino sorge un faggio, che è probabile risalga al XIV secolo. Nelle aiuole furono sepolti gli infanti frutto della violenza dei soldati francesi a danno delle monache del Convento dei Saponari, nel 1799, in seguito all'invasione dell'allora capitale del Regno. Una delle pareti in tufo dell'edificio presenta un incavo, che da vita ad un vero e proprio portico. Questo è caratterizzato da un affresco della fine del XVII secolo, che, realizzato secondo la tecnica del "trompe l'œil", genera l'illusione di guardare delle colline poste in lontananza. Sotto il giardino si trova un grande ipogeo, una struttura sotterranea divisa in 4 caverne collegate da cunicoli, forse parte di un'antichissima cisterna. In quest'area, durante la Seconda Guerra Mondiale, le persone provavano a trovare rifugio dai bombardamenti alleati. Comunque, la zona doveva essere frequentata anche molto prima, visti i graffiti a tema fantastico che la decorano e che fanno pensare ad un possibile utilizzo per lo svolgimento di riti esoterici. Insomma, un altro luogo fantastico del Sud Italia, da visitare per scappare dalla noiosa e stancante routine quotidiana.