Il Coronavirus rallenta e la Fase 2 si avvicina. Dal prossimo 4 maggio saranno alleggerite le misure di lockdown ancora oggi previste.
L'avvio di questo nuovo stadio nella gestione della situazione relativa alla malattia che sta interessando il nostro Paese, ormai dalla fine di febbraio, dovrebbe comportare un graduale ritorno alla normalità, sempre nel rispetto delle necessarie misure di sicurezza.
In quest'ottica, è prevista un'apertura scaglionata nel tempo delle attività commerciali e il ripristino di servizi essenziali per i cittadini. A tal proposito, una notizia importante arriva dalla Campania.
Infatti, con nota odierna emanata dalla Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario regionale, è stato annunciato che, per l'appunto, da lunedì 4 maggio, in ambito medico, riprenderanno le attività inerenti gli ambulatori e la specialistica. Lo svolgimento di tali funzioni dovrà avvenire garantendo i criteri minimi di tutela degli operatori sanitari, dei pazienti e dei loro familiari.
La nota specifica che è vietato fornire prestazioni specialistiche ambulatoriali nelle unità operative di ricovero e, pertanto, bisognerà individuare locali, spazi e strutture con percorsi e sale d'attesa dedicati, forniti di cartellonistica/segnalitca utile allo scopo. Ancora, bisognerà che medici e infermieri ricorrano ai dispositivi di protezione individuale e che sia assicurata la presenza di disinfettanti. Per quanto riguarda, invece, le misure di distanziamento sarà importante realizzare e rendere ben chiari i già citati percorsi differenziati, rivolti, però, non solo a chi lavora e a chi si reca nelle strutture (o è già lì) per via del Covid, ma anche a coloro i quali transitano negli stessi luoghi per altre ragioni. Inoltre, si invita il personale a favorire pratiche che consentano un numero limitato di accessi. Per questo motivo, si suggerisce di incentivare il ricorso alle prenotazioni attraverso le modalità telematiche, la promozione dei consulti telefonici o della telemedicina ed è stabilito il divieto di permanenza degli accompagnatori nelle sale d'attesa (a meno che non sia del tutto necessario).
