Coronavirus, il virologo Tarro: "A giugno l'epidemia finirà. Uscire può essere utile"

Mentre l'Italia si avvia verso la Fase 2, continuano i dibattiti tra gli esperti del settore sanitario, che si confrontano e spesso si oppongono a questa o a quell'altra tesi. Senza voler entrare in alcuna polemica, vi riportiamo semplicemente quanto detto ieri da Giulio Tarro ai microfoni di Teleclubitalia. Il virologo napoletano ha espresso la sua ottimistica prospettiva relativa al virus e alla sua - secondo lui - probabile scomparsa a giugno: "Questa epidemia è già conclusa in Cina. E c’è chi l’ha affrontata con una politica sanitaria più aperta, come la Corea, senza chiudere tutto. Il virus si diffonde in spazi chiusi con scarsa ventilazione. Uscire di casa può essere utile. La luce e l’aria fanno bene. Il sole distrugge l’agente patogeno, questo ormai è un dato acquisito. Non c’è alcun elemento che ci porti a pensare a un ritorno dell’epidemia a ottobre. Per quel periodo la popolazione avrà sviluppato gli anticopri. A giugno probabilmente sarà finita".

L’ex primario del Cotugno ha spiegato anche perché - secondo lui - spesso sia più efficace il siero piuttosto che il vaccino: "Sia perché ci vogliono 18 mesi per preparare un vaccino sicuro e testato, sia perché abbiamo degli anticorpi naturali già sviluppati dai soggetti guariti che possono essere somministrati ai pazienti in condizioni critiche, come hanno fatto i colleghi cinesi”.

Anche il dottor Paolo Ascierto, colui che ha sperimentato - con ottimi risultati - il farmaco anti artrite sui pazienti di Coronavirus, nei giorni scorsi aveva aperto qualche spiraglio di ottimismo, pur invitando i napoletani a fare un altro piccolo sforzo e restare ancora in casa quanto più possibile: "La situazione in Campania sta migliorando, lo dicono anche i numeri, ma siamo ancora lontani da zero contagi di due giorni fa. Dobbiamo procedere con prudenza e cauto ottimismo, ci vuole ancora un piccolo sforzo da parte di tutti, non abbassiamo la guardia. Restate a casa, manca poco. Possiamo farcela”.