Al Sud un super laboratorio Covid: è nato in pochissimi giorni

Con l'emergenza Coronavirus abbiamo dato conferma al mondo del fatto che al Sud ci sono strutture e medici eccellenti, in grado di dare l'esempio e sviluppare teorie anche decisive. Vi abbiamo spesso parlato del dottor Ascierto, dell'ospedale Cotugno, citato anche in America, delle strutture nate in pochissimi giorni e dimostratesi subito efficienti. Ora, invece, vi raccontiamo dell'Ospedale "Di Venere" di Carbonara, in Puglia, dove c'è un super Laboratorio Covid.

Prima dell'emergenza, infatti, il Laboratorio era dedicato alla lotta ai tumori, poi ha subito una metamorfosi che ne ha trasformato la mission. In pochissimo tempo si è riusciti a raggiungere un volume di più di 300 tamponi analizzati ogni giorno.

Il cambiamento è stato prima di tutto logistico, visto che una parte degli ambienti è stata riservata esclusivamente alle analisi Covid, per renderla totalmente riservata e isolata rispetto al resto del laboratorio. Misure di sicurezza rigidissime per il personale, con dispositivi di protezione individuali e rischi davvero minimi di contagio.

Così, una volta entrato in funzione, il super Laboratorio Covid è passato dall'analizzare 36 tamponi a raggiungere quota 300, con punte di 350. E' diventata una struttura autonoma e certificata, operativa h24. Può avere una metodica rapida di analisi (45 minuti per 8 tamponi) che permette di analizzare in fretta i casi urgenti.

Questi numeri incredibili, tra l'altro sempre in aumento, consentono di individuare e interrompere quanto prima le catene di contagio territoriali.

Questa trasformazione è stata possibile anche grazie alla ASL Bari che ha reclutato nuovo personale: dirigenti biologi e tecnici di laboratorio, per un organico che oggi è composto da 18 unità, tra cui 6 biologi, 3 medici (2 anatomo-patologi e 1 microbiologa), 7 tecnici di laboratorio e 2 ausiliarie.

Ma, accanto all'attività di analisi dei tamponi, nel Laboratorio "Di Venere" è stata posizionata la prima delle apparecchiature POCT, che servirà a eseguire i primi 5mila test sierologici in tutti gli ospedali di Bari. In dieci minuti si potrà individuare la presenza degli anticorpi in caso di contatto con il Covid-19.

Questi grandi risultati sono il frutto dell'impegno di tante professionalità, del sostegno della Direzione Generale della ASL Bari e del lavoro d’équipe tra l’Unità operativa di Patologia Clinica, diretta dal dr. Edmondo Adorisio, e il Servizio centralizzato di Citologia e Screening, di cui è responsabile la dr.ssa Michela Iacobellis.