Meraviglie, Alberto Angela ripropone il Sud tra le tappe del suo viaggio

Questa sera torna in tv "Meraviglie - La Penisola dei tesori", il programma condotto da Alberto Angela e riproposto con una replica che toccherà anche il Sud. In un momento così particolare in cui siamo costretti a rimanere a casa ed è impossibile visitare le bellezze del nostro Paese, anche Meraviglie, così come Linea Verde nei giorni scorsi, ha scelto un viaggio che ci porta a riscoprire alcuni posti incantevoli amati in tutto il mondo.

Nella puntata di mercoledì 29 Aprile che andrà in onda alle ore 21:25 su Rai1, Alberto Angela ci condurrà nel suo itinerario che parte dalla Puglia alla scoperta dei tesori di Castel del Monte e i caratteristici trulli di Alberobello. Un percorso mozzafiato da Sud a Nord che dalla Puglia sale nel Lazio con l'affascinante città etrusca di Cerveteri e Tarquinia per arrivare poi alle splendide ville con cui Andrea Palladio rese omaggio all'aristocrazia del Rinascimento e all'arte degli antichi in Veneto.

Castel del Monte è senza ombra di dubbio uno dei simboli del Meridione. Si tratta di una fortezza del XIII secolo fatta costruire dall'imperatore del Sacro Romano Impero Federico II di Svevia. Il leggendario castello noto nel Medioevo con il nome di "Stupor Mundi", fu costruito nell'altopiano delle Murge occidentali in Puglia, nell'attuale frazione del Comune di Andria. Il monumento è stato inserito nell'elenco dei patrimoni mondiali dell'Unesco nel 1996 e nel 2014 è stato il trentesimo sito nazionale più visitato. I segreti e i tesori di Castel del Monte hanno ispirato da sempre anche il maestro Riccardo Muti che in questa area della Puglia è cresciuto e ci racconta la sua emozione del primo incontro con la straordinaria fortezza medievale.

In questa puntata la tappa al Sud si completa con una visita ai trulli di Alberobello. Tipiche abitazioni in pietra calcarea diffuse nella parte meridionale della Puglia, sono esempi meravigliosi di edilizia che si rifanno a una tecnica risalente all'epoca preistorica. Ed è proprio ad Alberobello che le antiche costruzioni a forma di cono sono più concentrate, con più di 1.500 strutture nei rioni di Monti e Aja Piccola. In passato i trulli in pietra a secco a lastre erano usati come ripari temporanei o come abitazioni dei proprietari terrieri o dei lavoratori agricoli. Oggi rappresentano una grande attrazione per i turisti di tutto il mondo e alcune parti di Alberobello contrassegnate dagli splendidi trulli sono state inseriti come monumenti protetti del patrimonio culturale dal 1996.