In Italia sta per partire la Fase 2 dell'emergenza Coronavirus. Qualche segnale di apertura, però è arrivato già da un paio di giorni, in quelle regioni che erano state fin qui in totale lockdown. Come per esempio la Campania, dove sono riprese le consegne a domicilio e le passeggiate in alcune fasce orarie della giornata. Nonostante questo, però, la strada verso la normalità è ancora molto lunga, e passa inevitabilmente per una convivenza con il virus e con il rischio di contagio, e quindi attraverso misure di sicurezza e prevenzione.
A partire dal 4 maggio tutti dovranno fare la propria parte: le attività di ristorazione e commerciali dovranno riaprire con grande cautela, e i cittadini potranno vedersi con i propri congiunti ma sempre mantenendo le distanze di sicurezza e limitando al minimo i contatti troppo ravvicinati.
Ieri, infatti, è stato confermato da un medico del Cotugno che il tempo minimo di esposizione al virus per essere contagiati è di 15 minuti. Difficilmente il Covid-19 attecchisce con un tempo inferiore anche a poca distanza. In ogni caso, è bene mantenere sempre quella raccomandata, che va da 1 metro a 2 metri. Meglio un po' in più che un po' in meno.
E il distanziamento sociale sarà proprio la prova più difficile per la ripartenza del Paese, soprattutto per le vie cittadine e per i trasporti. Molte simulazioni si stanno svolgendo in diverse città d'Italia, e in altre si cercano soluzioni che aiutino in questo senso.
A Bari, ad esempio, all'esterno del Policlinico, i medici e i sanitari hanno provato il distanziamento sociale attraverso l'applicazione di stencil sull'asfalto. Al posto dei nastri bianchi e rossi, infatti, saranno posizionati degli stencil blu che indicano di fermarsi in quella posizione e attendere il proprio turno per accedere al centro prelievi, al bar interno, e presto anche al pronto soccorso oculistico e altre aree.