Luisa Ranieri a ruota libera su Paolo Sorrentino: "Cosa mi ha detto durante le riprese"

La candidatura della pellicola di Paolo Sorrentino 'E' stata la mano di Dio' con Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Luisa Ranieri e Massimiliano Gallo alla sua uscita nelle sale ha avuto un successo incredibile, ancora una volta Sorrentino ha raccontato una storia con una maestria tale da essere candidato alla premiazione degli Oscar 2022.

Quando Paolo Sorrentino seppe della candidatura agli Oscar 2022, dopo l'annuncio dato dall'Accademy Award, il regista visibilmente emozionato dichiarò: "Sono felicissimo di questa nomination. Per me è già una grande vittoria. E un motivo di commozione, perché il riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo, l'ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli è mia madre. Ci è voluto molto lavoro di squadra per arrivare qui. Quindi devo ringraziare Netflix, Fremantle, The Apartment, attori fantastici e una troupe indimenticabile. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano meravigliosamente e non mi prendono mai sul serio."

Uno dei personaggi più enigmatici del film di Sorrentino è di certo Patrizia, interpretata da Luisa Ranieri che in un'intervista per Elle ha rivelato moltissimi retroscena sul film e sulle paure nell'interpretare un personaggio così particolare. Il primo aneddoto da raccontare è di certo la scena di nudo integrale, ma l'attrice parla di un altro momento in cui si è sentita maggiormente esposta: "Ero ignara all’inizio, il provino l’ho fatto sull’episodio emozionante dell’ospedale psichiatrico: tutto bene, ma all’uscita Paolo ha mi ha avvertito 'Devo dirti una cosa, nel film c’è una scena di nudo integrale'. Lieve panico, era il suo modo di dirmi 'preparati'. Sinceramente però a me fa più paura la scena iniziale a Piazza Plebiscito, quell’inquadratura mastodontica sul mio corpo, lì sono ben più che nuda. Certo, non è stata una passeggiata girare la scena in barca esposta agli sguardi di tutti, ma Patrizia è stata un dono, mi ha permesso di sperimentare altri colori, altre note sulla tastiera della recitazione. Volevo rendere credibile quel suo folle bisogno di essere vista, guardata, senza venir trafitta dal pregiudizio."
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Parlando di cosa ha significato Patrizia per lei ha dichiarato: "Ho pensato che Patrizia, come tante donne, non era pazza, piuttosto depressa, incompresa perché l’amore di un marito normale, borghese, non le bastava. Ha la sottile capacità di vedere oltre le cose e gli schemi e anch’io, quando sono andata via da Napoli per fare il cinema, ero un po’ Patrizia, per mia madre una visionaria pazza."
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Quando le hanno chiesto se avesse mostrato il film alle sue bambine, Luisa Ranieri ha risposto di no, dichiarando che fossero troppo giovani per essere esposte ai molti concetti espressi nel film: "Se ho fatto vedere il film alle mie figlie? No, non glielo ho fatto vedere, non ne ho avuto il coraggio. Aspetteranno. L’età è delicata e non possono vedere tutto ciò che vogliono, la tv la guardiamo insieme, controlliamo i contenuti."
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