Al Bano accoglie famiglia ucraina a Cellino San Marco: "Putin mi ha deluso, Non potevo girarmi dall'altra parte"

Al Bano dall'inizio della guerra in Ucraina non ha mai mancato di manifestare il suo dissenso per il comportamento del leader russo Vladimir Putin, il cantante di Cellino San Marco però questa volta ha voluto fare di più, nella sua casa ha voluto dare riparo ad una famiglia di rifugiati.

Da sempre Al Bano non ha mai nascosta la sua simpatia per il Presidente russo Vladimir Putin: il cantante pugliese è stato diverse volte ospite al Cremlino e anche dallo stesso Presidente per occasioni personali. Al Bano ha inoltre scelto il palco di Mosca per il primo concerto con Romina Power dopo la separazione.
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Intervistato al Corriere della Sera questa volta il cantante pugliese ci va giù pesante con le critiche Putin e non manca di fare sapere, ancora una volta, la sua opinione su questa guerra che non sta conducendo a nient'altro che a morte e miseria da entrambe le parti. Ecco cosa ha detto Al Bano a proposito di Vladimir Putin e della sua scelta: "Ho conosciuto Putin, ho cantato per lui, mi è piaciuto in passato e ora non mi piace più, ma mi è dispiaciuto, in questi giorni, vedermi definito 'amico di Putin'. Purtroppo non sono amico suo. Se fossi suo amico farei una bella passeggiata con lui nel Cremlino e gli direi: sediamoci 5 minuti davanti a una bella bottiglia di vino, o di vodka, o di acqua pura. Parliamone. Non è giusto aggredire una nazione, un Paese, una famiglia, è una cosa assurda. Ora devi fare i conti con la Storia."

Il cantante di Cellino San Marco ha anche espresso la sua delusione per la decisione di Putin di cominciare questa guerra: "Sono totalmente deluso, ma Putin non ha deluso solo me, ha deluso la Storia e mi dispiace perché è stato un uomo straordinario, positivamente fantastico nel rialzare le sorti di una Russia che ormai era in ginocchio quando prese il potere. Lui ha fatto cose talmente positive che un errore del genere non doveva permetterselo. È già condannato dall’umanità, da quelle persone che non hanno più una famiglia, da quelle bombe che ha fatto buttare sulle case e sulle città. Tante persone in Russia la pensano come quella giornalista che ha lanciato quell’importante e coraggioso messaggio, no alla guerra."

Quando il giornalista ha chiesto ad Al Bano del motivo per cui ha accettato di ospitare questa famiglia nella sua casa ha risposto con estrema franchezza: "Come si fa a girarsi dall'altra parte quando l'umanità ti chiama? Fino adesso sono sempre stato chiamato a cantare, adesso sono chiamato a fare queste opere di umanità, niente di straordinario. Non mi interessa quello che fanno gli altri, ma visto quello che stava succedendo il primo pensiero che mi è venuto è stato informarmi se avevano bisogno e ho dato il mio piccolo apporto. Le immagini che ci arrivano dall’Ucraina sono tragiche, di altri tempi, come se l’orologio della storia fosse tornato indietro di 70 anni. Ma per fortuna l’umanità non è ancora morta."
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