Massimo Troisi, la sorella svela un retroscena da brividi sulla malattia: non lo aveva mai rivelato prima

Massimo Troisi è morto a casa di sua sorella Annamaria ad Ostia dopo un infarto avuto a seguito di una febbre reumatica. L'attore infatti è stato colpito da questa malattia sin dalla tenera età, che negli anni ha provocato una gravissima degenerazione della valvola mitrale. Quando era un ragazzino, Massimo Troisi è stato portato a Houston, in Texas, per un intervento al cuore. In una vecchia intervista, l'attore napoletano aveva dichiarato: "Ricordo che rimanevo a letto, avevo 14, 15 anni e lucidamente, quasi come un adulto, sentivo che di là, in cucina, si stava parlando del mio problema, di cosa fare".

Molti anni dopo, durante la realizzazione del film Il Postino, Troisi si recò nello stesso ospedale dove era stato operato in precedenza. Qui, i medici confermano un altro intervento chirurgico d'urgenza a causa del deterioramento delle valvole di titanio. La sua condizione si era aggravata a seguito di un infarto da cui l'attore era stato salvato. La degenza post operatoria è stata lunga e Massimo Troisi sarebbe dovuto rimanere in ospedale per più di un mese e mezzo. I medici gli consigliarono anche un trapianto. Conoscendo il lungo tempo di attesa per lui in ospedale, l'attore ha voluto prima finire le riprese del film Il Postino, che amava tanto. È stato durante la realizzazione del lungometraggio che le condizioni cardiache di Massimo Troisi sono diventate così difficili da dover essere sostituito da molte controfigure. Nonostante i suoi problemi di salute, Massimo Troisi è riuscito a completare le riprese de Il Postino.

L'attore è morto appena dodici ore dopo aver terminato il suo film su quel set tanto amato, permettendogli di conquistare anche Hollywood. Massimo Troisi si è operato al cuore a Houston nel 1976 all'età di 23 anni: dietro l'intervento alla valvola mitrale c'è un retroscena inedito che ha svelato la sorella Rosaria in un articolo pubblicato sul settimanale Maria con te, riportato dal portale Areanapoli.it. Massimo Troisi è scomparso il 4 giugno 1994, lasciando un vuoto difficile da colmare. L'attore di San Giorgio a Cremano è morto per un infarto poche ore dopo le riprese del film Il Postino a casa della sorella Annamaria.

I problemi cardiaci di Massimo erano noti da tempo, e la sorella Rosaria ha raccontato al settimanale alcune vicende che a loro erano apparse come dei segni divini: "Nel 1976 dal nostro paese dovevamo andare da un cardiologo di Napoli. Eravamo giovani e disorientati, ci trovammo bloccati da una processione in onore della Madonna di Pompei. Massimo era avvilito e malinconico, non avremmo fatto in tempo a recarci all'appuntamento da quello specialista, io invece pregai la Madonna che ci aiutasse. In un'atmosfera provvidenziale comparve dal nulla un tram che ci portò in tempo dal medico. Resosi conto della gravità dello stato di salute di mio fratello, ci indirizzò immediatamente per un consulto da un altro medico a Roma che lo salvò, mandandolo in America per essere operato".

L'intervento chirurgico alla valvola mitrale a Houston è stato possibile grazie alla raccolta organizzata anche dal quotidiano napoletano Il Mattino. L'intervento allora ebbe successo. Ecco i ricordi della sorella di quei momenti prima dell'intervento che ha permesso a Massimo di donarci alcuni dei suoi capolavori che rimarranno nella storia: "Prima dell'operazione gli diedi una medaglietta della Madonna Immacolata che non rifiutò, aveva bisogno della sua protezione, la teneva sempre con sé. L'intervento andò bene e gli permise di vivere. Mentre era in ospedale, Massimo non trovava più la medaglietta della Madonna: la teneva nel taschino del pigiama che gli inservienti avevano portato in lavanderia. Era disperato, ci mandò a cercare il pigiama e tra la biancheria trovammo la medaglietta della Madonna a lui tanto cara. Non se ne separava mai. Ora quell'immagine dell'Immacolata fa parte dei ricordi più cari della nostra famiglia".