Nathalie Caldonazzo smentita dal nipote di Troisi: "Non me la ricordo proprio"

Durante una delle prime puntate del Grande Fratello Vip, subito dopo il suo ingresso, Nathalie Caldonazzo ha parlato della sua storia con Massimo Troisi e di come gli sia stata accanto durante gli ultimi momenti della sua malattia che lo hanno condotto inesorabilmente alla morte. Ma a quanto pare le parole dell'attrice non sono del tutto vere, almeno secondo ciò che ha detto il nipote di Massimo.

Nathalie Caldonazzo ha sempre affermato di essere stata con Massimo Troisi e di averlo aiutato nei momenti più difficili della sua malattia cardiaca, di essere andata con lui fino a Houston per l'intervento e di essere stata lei stessa a decidere di non rivelare a Troisi l'importanza di effettuare immediatamente un trapianto.
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Ecco cosa ha detto Nathalie sul loro primo incontro e sulla successiva malattia: " Ci siamo incontrati in un ristorante. Da quando sono entrata a quando sono uscita, lui non mi ha mai tolto gli occhi di dosso. A me non era piaciuto da subito. Poi, un po' per gioco, quando sono uscita l'ho salutato. Lui andò subito dal proprietario del ristorante per chiedere chi fossi, ma non mi trovò perché all'epoca usavo il cognome di mia madre. Ma Massimo mi trovò e mi invitò a casa sua per prendere un caffè e io mi sono trovata di fronte un uomo estremamente affascinante, ricordo ancora che aveva un paio di jeans. Abbiamo viaggiato insieme per due anni, il primo anno in giro per il mondo. L'ultimo viaggio è stato in Costa Rica, ma durante il viaggio lui si dimenticò le sue medicine ed Ermanno dovette tornare indietro. L'attore aveva un problema al cuore, di cui mi parlò subito, quando stavo vicino a lui si sentiva un ticchettio. Quando era giovane l'attore era stato operato al cuore e andammo a Houston per questo motivo. L'intervento non andò bene e rimanemmo la 1 mese e mezzo. "

Ha proseguito incalzata da Alfonso Signorini: "I medici mi hanno detto che l'operazione era andata male, e che avrebbe dovuto sottoporsi immediatamente a un trapianto. Ma io non avevo il coraggio di dirlo, e cercavo in tutti i modi di farlo distrarre e di portargli un po' di buonumore. Poi dopo un mese e mezzo siamo tornati in Italia, con le bombole d'ossigeno. Una volta in Italia, lui decise che voleva fare a tutti costi Il Postino. Non ha voluto sottoporsi al trapianto perché voleva girare quel film con il suo cuore. Quel film l'ha ucciso. Lui è morto dopo il mio compleanno, dopo essersi caduto in una forte depressione; non c'è stato nulla da fare. "
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Al nipote di Massimo Troisi questa affermazione di Nathalie Caldonazzo non è piaciuta e cu ha tenuto a smentire il suo racconto con queste parole condivise sulla fanpage di Sonia Bruganelli: "Parla il nipote di Massimo Troisi il quale smentisce le dichiarazioni fatte dalla Caldonazzo sulla loro storia: Gli ultimi due anni venne ad abitare da noi a Ostia, la Caldonazzo non c'era, e non me la ricordo proprio. L'amore di mio zio è stato la scrittrice Anna Pavignano."
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