Marisa Laurito confessa: "Avrei sposato Luciano De Crescenzo"

L'attrice napoletana Marisa Laurito ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni del giornale Specchio, in cui afferma che Napoli è la città della favola, incantata e piena di occasioni: "Napoli è la culla delle fiabe, una città affascinante dove il Vesuvio può succedere qualsiasi cosa, il Vesuvio, il nostro monte sacro, porta la vibrazione della morte. Nasce a Napoli , sai subito che tutto può finire in qualsiasi momento. È da questa certezza che nasce la passione, è il sangue del vulcano che ti ribolle nelle vene."

Seguita dai suoi fan, Laurito riesce sempre a parlare dritta al cuore, soprattutto quando si tratta di messaggi diretti. L'attrice campana è una figura di spicco nel campo dello spettacolo, estroversa, affascinante e interessante, ha incontrato Eduardo De Filippo quando aveva 22 anni, e ricorda quell'incontro come un momento molto importante della sua carriera:" Ho conosciuto Eduardo quando avevo 22 anni e lo guardavo fuori San Ferdinando. Volevo fare l'attore, anche se i miei genitori non lo volevano. , da napoletano il mio sogno era lavorare con lui. Tramite un amico sono riuscito a fare un provino. Sono stato zitta e ho portato un "non ti pago". Alla fine mi ha portato nel suo spogliatoio e io lo seguì in silenzio, pensando che intendesse dire che non ero brava. Invece, ha preso il copione e ha cancellato tutte le "r" che dovevo fare. Questa commedia è quella che ho ottenuto La prima parte degli applausi."
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E ancora su Eduardo dice: "Si impegnava molto con se stesso e con gli altri, professionalità e sacralità del palcoscenico. Ho fatto il mio servizio militare con lui. Una volta disse che il teatro è sacrificio e gelo e in quel gelo ritrovi l’essenza stessa del mestiere. Diciotto ore di lavoro al giorno, l’unico che non prevede un sindacato".
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Sulla sua adolescenza ha detto : "Da ragazza m’innamoravo in continuazione, come tutte. In casa mia non si prevedeva l’idea del sesso, mio padre era molto rigido. Allora per poter convivere in santa pace mi inventai un finto matrimonio. Ero fidanzata da tempo e in casa imperversava la litania dello sposarmi. Allora decisi per questo escamotage. Fu comunque una bella festa con tanto di prete finto."

Ma sul matrimonio però ha un'opinione diversa: "Non credo nel matrimonio, sono convinta che l’amore vada consumato senza farlo appassire nell’abitudine». Mi sarei sposata con De Crescenzo, sì Luciano lo avrei sposato. Luciano era un uomo autenticamente buono nel profondo, ed è una dote che raramente capita di incontrare fra gli intellettuali. Lui parlava con tutti senza guardare le persone dall’alto in basso."
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