La città più dipinta d'Italia si trova al Sud ed è una perla di rara bellezza

Diamante, il comune calabrese in provincia di Cosenza, è "la città più dipinta d'Italia" con oltre 200 murales sparsi per tutta la città. Il suo nome ha origini greco bizantine "Diamandè" e si dice che derivi dalla leggenda per cui un corvo raccolse un diamante dal Fiume Corvino e lo lasciò cadere dove adesso si trova la cittadina.

Diamante è stata citata da diversi letterati famosi, come Matilde Serao Gabriele D'Annunzio, che la definirono La perla del Tirreno. Molti sono stati gli artisti a lasciare testimonianza del loro passaggio sulle mura di questa cittadina. La corrente artistica che rende questo territorio la città più colorata d'Italia, ha inizio nel 1981 per iniziativa di Nani Razzetti, un'artista di Milano, che propose all'allora Sindaco Evasio Pascale, il progetto "Città Dipinte", che mirava al cambio look della città tramite la realizzazione di opere pittoriche sui muri del centro abitato.

Dal 1981 il centro storico di Diamante è stato trasformato in una galleria d'arte a cielo aperto, che ha visto la partecipazione di almeno 200 artisti che si sono occupati di dipingere i palazzi e i vicoli di questa città. Qui, anche oggi, ogni anno s'incontrano artisti provenienti da tutto il mondo per partecipare a "Muralespanso" e "Osa Street Art" i progetti per i quali si realizzano le nuove opere decorative sulle facciate dei palazzi del borgo.

L' "Operazione Murales" ha dato una nuova definizione alla metropoli calabrese, chiamata anche "Il paese dei nasi all'insù" poiché le opere, poste sulle facciate degli edifici, costringono i visitatori e gli stessi abitanti di Diamante, a camminare guardando verso l'alto per non perdere nemmeno un particolare delle spettacolari opere che fanno da contorno ad un borgo tra i più belli d'Italia.

Se in principio i murales erano concentrati solo nelle vie e nei vicoli del centro storico, ora l'intera cittadina ne è contagiata. Diamante è l'esempio di come l'arte crei una dipendenza che non da mai dolore, ma anzi risolleva l'animo da molte fatiche e dona a una città nuova linfa, tramite il colore e la fantasia.