Toni Servillo ospite al Giffoni Film Festival: "Segnale di resistenza"

A pochi giorni dalla fine della prima parte della 50esima edizione del Giffoni Film Festival, conclusasi lo scorso 22 Agosto, dal 25 al 29 Agosto è in corso la seconda parte del Festival meridionale, che vede come protagonisti i giurati Generetor +13. Nella città di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, nella stagione estiva si svolge ogni anno il Festival del cinema dedicato ai bambini e ai ragazzi numero uno al mondo.

Ospite d'eccezione di questa seconda parte della celebre manifestazione cinematografica l'attore partenopeo Toni Servillo, che ha commentato con queste parole l'edizione 2020: "Giffoni è un segnale di resistenza, rappresenta la voglia di non cedere alla paura e agli allarmismi. E' un messaggio di vita nonostante questo terribile flagello. Il video di Giffoni 50 è molto bello. Mi ha colpito la testimonianza di Wim Wenders. Il fatto che venendo qui ha ritrovato il bambino che è in lui. Questo rispecchia molto la dimensione pedagogica del festival. Vedendolo si capisce che il cinema è l'occasione per rilanciare argomenti più complessi. E' un'opportunità che consente ai ragazzi di conoscere la varietà del mondo".

Inoltre, l'attore ci ha tenuto a rivolgere un messaggio di incoraggiamento ai giovani che sognano di lavorare nel mondo dello spettacolo: "Ai ragazzi che vogliono intraprendere questa carriera direi: ci vuole impegno, sacrificio e dedizione. Non è una porta di facile accesso. Tutti i personaggi sono difficili. Lo sono ancora di più quelli ispirati alla realtà perché il pubblico nutre delle aspettative".

Durante l'incontro con i giurati, Servillo ha anche parlato dell'attore della serie 'Gomorra' Marco D'Amore: "Ho visto Marco fare esattamente quello che io facevo quando sono stato in compagnia con Leo de Bernardinis che era per me un riferimento assoluto per il teatro. Non c'era replica in cui non fossi dietro le quinte a vedere cosa facesse o occasione pubblica in cui lui parlava non fossi in prima fila ad ascoltare. Ho visto Marco fare la stessa cosa. Quando ci siamo trovati in uno spettacolo complesso, con 17 attori, tre testi eseguiti tutti in una stessa serata che era la Trilogia delle villeggiatura di Carlo Goldoni, durante la tournee capitava che qualche attore si ammalava e Marco ha sostituito perfettamente 4 attori su 17 sapendo il ruolo di tutti gli altri. E' un attore dotato di un talento governato dall'intelligenza perché il talento da solo non basta".

Riguardo al prossimo film di Paolo Sorrentino, regista partenopeo con cui ha lavorato in diversi film, Servillo ha detto: "Ne so quanto voi. Dovesse chiamarmi all'ultimo momento mi faccio trovare pronto avendo fatto già cinque film con lui".