Coronavirus, regione del Sud stanzia 10 milioni per buoni spesa famiglie

Da quando è partita l'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus, sono numerose le iniziative promosse nel Meridione per aiutare le famiglie che versano in gravi difficoltà economiche. Di recente vi abbiamo raccontato dei 5 milioni di euro messi a disposizione da Pon Metro a Palermo, con l'obiettivo di aiutare tante persone che hanno perso il lavoro ad essere in regola con i pagamenti degli affitti e delle utenze. Oppure del gesto di solidarietà dei militari dell'Esercito della Scuola di Cavalleria di Lecce, che hanno donato 10 quintali di generi alimentari alla Caritas Diocesana per i cittadini più bisognosi.

Un'altra iniziativa per sostenere i più fragili adesso arriva in Calabria, dove la Regione procederà al trasferimento di 10 milioni di euro ai Comuni. Un progetto di finanziamento che fa parte del pacchetto "Riparti Calabria" presentato a inizio maggio dalla giunta regionale guidata da Jole Santelli e curato dal Dipartimento del lavoro, formazione e politiche sociali. A promuovere e coordinare tutti gli interventi sarà l'assessorato regionale al welfare presieduto da Gianluca Gallo.

Questi fondi serviranno a soddisfare i bisogni più urgenti ed essenziali dei nuclei familiari in difficoltà, con priorità ai soggetti che non sono già beneficiari del sostegno pubblico, per garantire il diritto al sostentamento alimentare ai cittadini più colpiti dalla crisi della pandemia o rimasti senza un posto fisso.

Come riportato dal quotidiano Corriere della Calabria, l'assessore al welfare Gianluca Gallo ha spiegato che "già nei prossimi giorni la Regione procederà alla stipula delle convenzioni con i Comuni, per far partire così gli avvisi pubblici attraverso i quali, da parte degli stessi Comuni, saranno individuate le famiglie cui assegnare, quale contributo una tantum, un buono spesa. Quest'ultimo, a seconda del numero dei componenti del gruppo familiare, potrà arrivare fino ad un massimo di 500 euro, 550 in caso di presenza di bambini di età inferiore ai 3 anni, da spendere per l'acquisto di generi alimentari, farmaci e parafarmaci, prodotti per l'igiene, beni di prima necessità".

"Tra le situazioni di disagio da prendere in considerazione rientreranno gli effetti economici negativi, anche temporanei, legati all'emergenza Covid-19, come ad esempio la perdita o la riduzione del lavoro senza attivazione di ammortizzatori sociali o l'impossibilità di percepire reddito derivante da prestazioni occasionali o stagionali o intermittenti, per effetto della contrazione delle chiamate - ha aggiunto l'assessore Gallo - Uno strumento, dunque, per accordare forme di sostegno a strati sociali fin qui esclusi del tutto o quasi da ogni aiuto, e che va ad aggiungersi ai provvedimenti in favore degli studenti universitari fuori sede, tassello di un mosaico più ampio che è indispensabile ricomporre con spirito di solidarietà e senso di responsabilità per tutelare al massimo i calabresi".