Università, fondo regionale per incentivare i fuorisede a ritornare al Sud

Un incentivo di 1.200 euro per ogni studente fuorisede che sceglierà di tornare dal Nord o dall'estero negli atenei delle Università siciliane. Questo contributo è reso possibile grazie al Decreto Rilancio firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che mette a disposizione la cifra di ben 290 milioni per il diritto allo studio nelle regioni.

Ad annunciare l'investimento per gli atenei regionali è stato il ministro per l'Università e la Ricerca Gaetano Manfredi, chiarendo che i fondi per gli studenti universitari saranno utilizzati per "un intervento integrato che riduce le tasse e aumenta le borse di studio oltre a prevedere una serie di incentivi per sostenere le famiglie colpite dalla crisi" che non possono permettersi di mantenere i propri figli in un'altra città italiana o in un altro Paese.

In sostanza con questo provvedimento nazionale uno studente su due avrebbe la possibilità di usufruire dei contributi economici sia per le borse di studio che per i pagamenti delle tasse. Un altro importante obiettivo del decreto è inoltre assumere altri 3.000 ricercatori da inserire nel mondo della ricerca accademica.

La regione Sicilia, per incoraggiare il ritorno sull'isola degli studenti universitari , già nella Fase 1 del lockdown aveva garantito un contributo di 400 euro messo a disposizione da Ersu Palermo, l'Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario e un bonus affitti pari a 500 euro per tutti gli studenti fuorisede che erano tornati nella regione meridionale. Come anche il bonus da 800 euro per gli iscritti in un ateneo di un altra regione italiana o all'estero con un ISEE inferiore ai 23.500 euro.

Adesso una nuova misura di 4 milioni di euro è rivolta agli studenti siciliani fuorisede iscritti in ateneo non appartenente all'isola: l'obiettivo di questo provvedimento per il prossimo anno accademico prevede una borsa di studio del valore di 1.200 euro per tutti coloro che vorranno tornare a studiare nella regione meridionale. I fondi saranno stanziati agli atenei che in cambio non faranno pagare le tasse agli studenti che hanno scelto di ritornare a formarsi nella propria terra d'origine.