La spiaggia del Sud "amata" da un "turista speciale"

Oggi è la giornata mondiale delle tartarughe 2020. Creata nel 2000, questa celebrazione vuole far crescere la conoscenza e il rispetto per questi rettili.

Nel Mezzogiorno d'Italia si trovano delle spiagge che costituiscono la più importante area di nidificazione per una particolare specie di tali animali, quella più comune, dal nome "caretta caretta".

Ci riferiamo alla costa jonica della Calabria dove, da molti anni, le testuggini depongono le uova. Di solito, i primi avvistamenti avvengono a giugno, ma, quest'anno, forse a causa della diminuzione dei traffici marini dovuta all'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid 19 oppure per via delle temperature più alte del solito, la prima caretta caretta è stata vista già pochi giorni fa, il 18 maggio, sulla sabbia di Brancaleone, comune in provincia di Reggio Calabria.

Questo tratto è noto come "costa delle tartarughe", denominazione che si riferisce all'incirca a 40 km di spiaggia che vanno da Melito Porto Salvo a Capo Buzzano, nella località di Bianco. Qui si trova il 70% dei nidi deposti ogni anno nella Penisola, con una media di 15 a stagione. A tutelare questo patrimonio naturale e del Sud Italia contribuisce anche il progetto "Life Caretta Calabria" che ha come beneficiario coordinatore la città di Palizzi e come beneficiari associati quelle di Brancaleone, la regione e l'università calabrese, Legambiente Onlus e alcune altre società. L'area terrestre è occupata da spiagge (sabbiose, ciottolose, eroses sassosi), ma non solo. Ci sono anche terreni agricoli (agrumeti, ortaggi e semine) e adibiti alla pastorizia (nei mesi invernali). Il clima è mediterraneo arido con temperature intorno ai 19° e precipitazioni annue di 700 mm. Nella zona sono presenti 57 specie diverse di vertebrati, soprattutto uccelli. Per quanto riguarda l'area marina, in genere, le tartarughe sono visibili ad una distanza di 5-10 miglia dalla linea costiera. Tra queste, anche, alcune che arrivano da varie colonie del Mediterraneo e dell'Atlantico. Infine, il tratto di mare studiato ospita anche alcune specie importanti di cetacei.