Covid 19: arrembaggio alle pizze a Napoli

Il Coronavirus frena e la Fase 2 si avvicina. Dal prossimo 4 maggio, le misure di lockdown saranno allentate e, in maniera graduale, riapriranno le attività commerciali. Tuttavia, in alcune regioni del nostro Paese, già da ieri, è avvenuto un parziale sblocco.

Questo vale soprattutto per il Sud Italia, dove la malattia è stata ben contenuta e, perciò, la situazione è differente dal resto della Penisola. Per tale motivo, ad esempio, in base all'ordinanza regionale numero 39 dello scorso 25 aprile, in Campania, a partire dalle scorse 24 ore, sono entrate in vigore alcune misure, tra cui quella che prevede la ripresa delle consegne a domicilio da parte delle pizzerie. E sembra che i napoletani non aspettassero altro.

Infatti, c'è stato un vero e proprio boom di ordinazioni. Un dato sorprendente visto che la relativa disposizione stabilisce che il tutto possa avvenire in un limitato arco temporale (dalle 16 alle 23) e, come ovvio che sia, a fronte del rispetto delle misure di sicurezza. Si ritiene che siano state preparate e distribuite ben 60.000 pizze. Un numero che deriverebbe dalla stima che ipotizza 200 pizze realizzate da ognuna delle 300 pizzerie cittadine.

La domanda è stata così alta che, addirittura, già verso le 19.30 alcuni pizzaioli avevano terminato l'impasto a disposizione. Una cifra impressionante, anche in virtù del fatto che a riaprire è stato solo il 20% degli esercizi. Per i restanti, bisognerà attendere un altro po' a causa dei necessari aspetti burocratici di cui tener conto. La sanificazione dei locali è ancora in corso e pure la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale, di cui hanno bisogno i fattorini per poter lavorare. Tra i gusti più richiesti, le classiche margherita e marinara. Napoli non ha, quindi, dimenticato il suo amore per la pizza, il cibo simbolo della città e famoso in tutto il Mondo.