Ricette del Sud: il limoncello

Si tratta di un alcolico caratteristico della Campania, realizzato con frutta tipica della Costiera Amalfitana o di Sorrento.

È un liquore dolce che si ottiene dalla macerazione in alcool etilico delle scorze di limone e, nel caso, di altri agrumi, cui si aggiunge uno sciroppo di acqua e zucchero.

La sua paternità è contesa tra amalfitani, capresi e sorrentini. Il marchio "limoncello" fu registrato per la prima volta, nel 1898, da un imprenditore originario di Capri di nome Massimo Canale, il quale affermava che la ricetta fosse un'idea della nonna. Ad Amalfi e Sorrento, però, circolano storie differenti per le quali la bevanda nasce in loco, come prodotto fatto in casa. Tra le tipologie di limoni più usate per prepararlo, ci sono l'ovale sorrentino e lo sfusato amalfitano.

La preparazione richiede (per 10 persone):

  • 750 ml acqua
  • 600 gr zucchero
  • 500 ml alcool puro a 95°
  • 5 limoni

Cominciare dal lavaggio dei limoni, da asciugare con uno strofinaccio. Poi, sbucciarli e raccogliere la scorza gialla. In un recipiene di vetro (con chiusura ermetica) versare l'alcool e le scorze. Chiudere e lasciare a macerare per 30 giorni, in luogo senza luce e senza fonti di calore. Passato il mese, recuperare le scorze e preparare lo sciroppo. In una pentola, mischiare acqua e zucchero, portare a bollore, quindi, spegnere il fuoco e travasare il tutto in una brocca. Il liquido deve essere mischiato con le scorze. Fatto ciò, agitare e lasciare riposare per 40 giorni, nelle stesse condizioni sopra descritte. Una volta trascorso il tempo di riposo, riagitare il barattolo, filtrarlo con un colino e raccogliere il tutto in una bottiglia. Si consiglia di conservalo in frigorifero o, anche, in freezer.