Vietri sul Mare: la perla amalfitana, patria della ceramica

Patrimonio dell'umanità dell'Unesco, la costiera amalfitana è un tratto di costa campana, che affaccia sul golfo di Salerno. Il confine orientale di questa splendida zona è l'incantevole Vietri sul Mare. Andiamo alla scoperta della località campana.

Storia di Vietri sul Mare

Le origini di Vietri sul Mare risalgono all'antica Marcina, un insediamento costiero etrusco, di natura commerciale, in seguito occupato dai Sanniti. In età romana, in virtù della favorevole posizione geografica, si sviluppa come porto. Si ritiene che Marcina corrispondesse all'odierna Marina di Vietri (oggi borgo marinaro) e fosse situata nella valle del fiume Bonea, alle falde del Monte San Liberatore. I Vandali la distruggono nel 455 d.C. Nell'851, gli abitanti del posto tornano sul luogo e ricostruiscono sulle macerie. Perciò, la città prende il nome di “Vetere” (“Vecchio”) che è, poi probabile, si sia trasformato in Vietri. Ciò sembra essere confermato da quanto scritto in alcuni documenti del “Codex Diplomaticus Cavensis” della Badia di Cava, dove si fa cenno di una “urbs vetus”. In un reperto databile al 969 si legge:

into ipsa civitate, qui fuit ipsa cibita de beteri”.

“Beteri” starebbe per “veteri”. In un successivo reperto, risalente al 972, è trascritto:

de locum de beteri ista et illa parte flubio Bonea iuxta litore maris”.

In questo periodo la località è minacciata dai pirati saraceni, come testimonia la torre di avvistamento, che ancora oggi è visibile nella frazione di Marina. Invece, per quanto riguarda la denominazione “Marcina”, essa si diffonde nel corso del XV secolo, quando, in Europa, prendono a circolare le prime edizioni dell'opera di Strabone dal titolo “Geografia”. L'affermazione di questo termine è, anche, merito del geografo Filippo Cluverio, il quale nel 1642 scriveva che la città allora chiamata Vietri aveva, in precedenza, il nome di Marcina. Nel 1648 subisce il saccheggio dei francesi. Le vicende del centro campano sono state influenzate dal fatto che, Vietri, possiede un porto riparato a differenza di quello di Salerno, dove lo scalo era soggetto alle onde e all'insabbiamento, a causa della prossimità alla foce del fiume Irno. Per questa ragione, sarebbe stata scelta dagli etruschi come sito per il loro insediamento commerciale. Durante il Medioevo, orbita intorno Salerno, ma, dal Rinascimento fino al 1806, la sua storia è legata a quella di Cava de' Tirreni, di cui era frazione. Da quell'anno in poi, è comune autonomo e, sino al 1860, è capoluogo dell'omonimo circondario, parte del Distretto di Salerno, del Regno delle Due Sicilie. Sul finire del XIX secolo è l'unico centro della costiera dotato di ferrovia, il che lo rende il punto di riferimento per chi volesse raggiungere le zone circostanti. Con la nascita del Regno d'Italia, è capoluogo di mandamento, sempre all'interno dell'area amministrativa facente riferimento a Salerno. Questo sino al 1927. Nel 1944, nel lasso di tempo in cui Salerno fu capitale d'Italia, il re Vittorio Emanuele III soggiorna in Villa Guariglia, che si trova nella frazione di Raito.

Il comune di Vietri sul Mare. Territorio e clima

Il comune di Vietri sul Mare si trova in provincia di Salerno. Conta 7.602 abitanti, ha una superficie di 9.52 km² e la densità per km² è di 798.53. Il cap è 84019, il prefisso telefonico 089, il codice Istat 065157 e quello catastale L860. Il santo patrono è San Giovanni Battista e, perciò, la festa patronale cade il 24 giugno. Sindaco il dottor Giovanni De Simone, eletto il 26 maggio 2019.

Confina con Cava de' Tirreni, Cetara, Maiori e Salerno. Il centro è esteso a ridosso della costa e, alle sue pendici, si trova il borgo marinaro della Marina. La sismicità è classificata in bassa.

Il centro è 80 m sopra il livello del mare mentre l'altitudine massima è di 933 m. Il clima è caldo e temperato. La piovosità è maggiore durante i mesi invernali e la media annuale è di 828 mm. La temperatura media è poco più di 15°. Per essere sempre informati sulle condizioni del meteo, si può consultare il sito dell'aeronautica.

Come raggiungere Vietri

Vietri può essere raggiunta in automobile, in treno, tramite aereo e/o autobus. Due sono i centri nevralgici dei diversi itinerari che conducono al comune della costiera, Salerno e Napoli. Chi preferisce la macchina e arriva dal Nord e dal Centro, deve immettersi sulla A3 Napoli-Pompei-Salerno e, quindi, prendere l'uscita Vietri sul Mare. Un altro percorso è quello lungo la A30 Caserta-Salerno, con uscita a Mercato San Severino. Da qui, bisogna continuare fino al raccordo autostradale Avellino-Salerno e, poi, accedere all'A3 Salerno-Reggio Calabria, in direzione della città campana. L'uscita è Salerno centro e, da lì, c'è da seguire le indicazioni per la costiera. Percorso identico, cioè A3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Salerno Centro e indicazioni per la costiera, per chi arriva da Sud. In questo caso, si ha anche la possibilità di viaggiare sulla A17 Napoli-Bari, uscire ad Avellino Est; proseguire fino al raccordo autostradale Avellino-Salerno, e dopo accedere all'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e fare quanto già indicato in precedenza.

Per chi decide di approfittare del treno, la stazione più vicina è quella di Salerno. Una volta giunti alla stazione bisogna attendere un metropolitano o un regionale. Per eventuali dubbi, è possibile rivolgersi ai call center dell'azienda, ai contatti 89 20 21 e 06 30 00.

Dalla stessa città si può arrivare a Vietri grazie a diverse corse in autobus. Ad esempio, con i mezzi di BusItalia Campania, che servono la linea Pompei-Salerno. Per informazioni contattare il numero 089 984 7286. Altra soluzione è offerta dai pullman SITA, che viaggiano lungo le tratte Amalfi-Maiori-Salerno, Salerno-Napoli-Bari e Salerno-Nocera-Napoli. Per ulteriori dettagli, le utenze telefoniche da consultare sono 089 3866701 e 342 6256442. Ancora, si può ricorrere ai servizi di Autolinee Giuliano (+39 0974 836185). Infine, il viaggio in bus si può fare anche a partire dalla stazione centrale di Napoli. Qui, bisogna prendere il pullman SITA, direzione Salerno via Nocera.

Chi usufruisce dell'aereo deve arrivare all'aeroporto di Napoli-Capodichino (081-7896111) e, quindi, recarsi alla stazione centrale partenopea, grazie all'autobus ANM 58 oppure tramite Alibus. Da precisare che la domenica le corse dei pullman ANM sono sospese, quindi bisogna prendere un SITA.

Luoghi di interesse

Vietri è conosciuta come una delle perle della costiera. Il centro è incastonato in un panorama mozzafiato, che fa da splendida cornice alle bellezze del posto. Siti di interesse sono:

  • Chiesa di San Giovanni Battista: risale al XVII secolo ed è in stile tardo-rinascimentale napoletano. La cuspide del campanile ha un duplice coronamento in ceramiche dipinte mentre il portale era caratterizzato da un oculo, oggi chiuso. L'interno è a navata unica e gli altari sono decorati da maioliche e ceramiche. Tuttavia, l'altare maggiore è in marmo e decorato con dipinti del XVII e XVIII secolo. Conserva il quadro del Santo, celebrato durante la festa patronale.
  • Arciconfraternita dell'Annunziata e del Rosario: di origine seicentesca con facciata contraddistinta da ceramiche dipinte; interni affrescati nel XVIII secolo.
  • Chiesa Santa Maria degli Angeli: eretta nel 1493, è a vano unico. Ristrutturata nel 1772, quando è aggiunto l’altare in marmo, sopra al quale c'è il dipinto della Vergine. Il pavimento in maiolica è del 1967.
  • Chiesa parrocchiale di Raito: a croce latina e a tre navate, con transetto. All'interno, è in stile barocco con tocchi neoclassici. Forma un complesso monumentale insieme al campanile, alla casa canonica, alla cripta e alla sacrestia.
  • Chiesa della Madonna delle Grazie: nella frazione Benincasa, probabile risalga al XII secolo. Nel 1728 fu consacrata e decorata in maniera più “ricca”, ad esempio, con l’altare maggiore e il balaustro in marmo. Contiene rappresentazioni di San francesco di Paola, che la visitò nel 1483.
  • Villa Guariglia: nella frazione Raito. Si tratta di uno dei più antichi palazzi nobiliari del posto. Sorta come casa colonica, dal 1800 in poi, subisce numerose trasformazioni fino ad assumere la conformazione attuale, cioè un corpo centrale di tipo residenziale, con cappella attigua, e costruzioni minori sparse nel parco, tra cui una piccola torre. Il parco si sviluppa sui terrazzamenti tipici del posto. Dimora di Vittorio Emanuele III nel 1944. Donata dall'ambasciatore d’Italia e Ministro degli Esteri del governo Badoglio, Raffaele Guariglia, all’Amministrazione provinciale di Salerno, nel 1970, per farne un centro studi a suo nome. Oggi ospita il Museo della Ceramica Vietrese.
  • le Torri: il territorio comunale brulica di torri. Il loro scopo era prevenire attacchi da parte delle navi pirata. Una di queste è Torre Crestarella o del Chiatamone. Realizzata a partire da un editto di Don Parfan de Ribera del 1564, la costruzione della torre fu completata il 26 ottobre del 1569. Sotto la sovrintendenza dell’università di Cava de Tirreni fino al 1866, poi, a causa di un decreto di Re Vittorio Emanuele II, diventò residenza privata. Altre due risalgono al 1569, la prima a Marina di Vietri, molto grande perché torre di difesa, oggi caserma della Guardia di Finanza e la seconda, a Marina d'Albori, torre di avvistamento, di dimensioni inferiori, di epoca vicereale e adesso parte di una abitazione privata.
  • Parco Croce Oasi WWF: poco fuori la frazione di Albori, l'area è un regalo della famiglia di Benedetto Croce. Oasi con bosco di macchia mediterranea, dove vivono biacchi, tassi, faine, cinghiali e volpi e molti rapaci, quali civette, falchi pellegrini, gheppi, poiane e sparvieri.
  • fabbrica di ceramiche Solimene: nato nel 1954, secondo i canoni dell'architettura organica, opera di Paolo Soleri. Spazio per mostre ed esposizioni, grazie al "Centro Studi di Arte Vietrese", cura la formazione di ceramisti professionisti.
Vietri sul Mare-Villa Guariglia
Scorcio di Villa Guariglia

Vietri e la ceramica

La fama di Vietri è collegata, anche e soprattutto, all'artigianato ceramico. È questa un'attività che affonda le sue radici molto indietro nel tempo. Alcune testimonianze datano, addirittura, al V secolo a.C., nel periodo etrusco. Nell'899 è documentata la compravendita di prodotti vietresi da parte di Taranto, con l'esportazione di vasi e stoviglie. Ancora, durante l'XI secolo, è presente sul territorio vietrese tale Sergio Caccabellu, il quale ha, addirittura, nel cognome una allusione ai vasi in creta, i "caccabos". Il successo delle ceramiche diventa stabile intorno al 1200, quando iniziano ad esser oggetto di fiere ad esse dedicate, anche nell'Italia centrale. Non a caso, motivi tipici dei lavori vietresi si ritrovano nelle decorazioni orvietane. A partire dal Seicento si producono le maioliche di stile compendiario, con sfondo bianco e rappresentazioni stilizzate in turchino, giallo ed arancio. A dare un impulso decisivo è la presenza del fiume Bonea, che consente di azionare i mulini in modo semplice. Pian piano la ceramica vietrese si afferma a Napoli e nei dintorni. Nel secolo successivo, la produzione tocca ottimi livelli anche per ciò che riguarda i colori, con il trionfo del marrone di manganese (marchio di fabbrica vietrese) e l'inizio della tradizione del decoro paesistico in turchino. Negli stessi anni prende il via l’esportazione in Sicilia. All'inizio del XX secolo, Vietri riconquista spazi artistici a livello europeo. Nel comune campano sono presenti numerosi artisti, come Giovannino Carrano e i tedeschi Richard Dölker, Elle Schwarz, Irene Kowaliska e Gunther Stüdemann. Sono loro a segnare il passaggio dalla ceramica a qualcosa di più di un prodotto artigianale.
Dölker ispira un repertorio iconografico nuovo, di cui è tipico l’asino. Sono gli anni della nascita dell’ICS (Industria Ceramica Salernitana), poi MACS (Manifattura Artistica Ceramica Salernitana), della CAS (Ceramica Artistica Solimene) e dell’ICA (Industria Ceramica Avallone). Con il passar degli anni alcune tecniche sono state abbandonate (è il caso della fornace a legna e dell'acqua come forza motrice), così da permettere un miglioramento produttivo (adozione del forno elettrico e dell'elettricità). Tornio e pennello, comunque, continuano a rappresentare un punto fermo della produzione locale. Vietri è stata sede anche del Museo Artistico IndustrialeManuel Cargaleiro”, fino al mese di Dicembre del 2010. Sede il Palazzo dei Duchi Carosino.

Vietri sul Mare-Ceramica

Vietri e il trekking

La costiera è famosa, pure, tra gli appassionati di trekking. I suoi sentieri immersi in una natura incontaminata fanno la gioia di chi ama praticare questa attività. Tra questi merita una menzione particolare il “Sentiero degli Dei”, percorso che attraversa i Monti Lattari, così denominato per la bellezza dei luoghi e dei panorami che lo contraddistinguono. Da Vietri ci sono cammini che collegano le frazioni alte di Raito e Albori con la Fonte del Cesare e quelli che mettono in comunicazione la frazione alta di Dragonea con Cava de' Tirreni e la Badia. Durante il tragitto si giunge ad un bivio, che porta al sentiero della Avvocata. Intrapreso quest'ultimo, si può arrivare fino al Monte Pertuso, sopra Positano.

Feste ed eventi

La festa patronale di Vietri cade il 24 giugno, in onore di San Giovanni Battista. Negli ultimi anni, durante le celebrazioni in onore del Beato, si sono alternati riti civili e religiosi, ma resta centrale "la levata" del dipinto del Santo, che avviene proprio il 24.

Pernottamento e ristorazione

Un centro come Vietri non poteva non avere strutture ricettive all'altezza della sua fama. Tra queste:

  • Relais Paradiso: 5 stelle, parcheggio gratuito, wi-fi gratuito, ristorante, piscina, animali ammessi. Numero di telefono 089 7632301.
  • Hotel Voce del Mare: 4 stelle, 20 stanze, parcheggio, wi-fi gratuito, ristorante, piscina. Numero di telefono 089 210080.
  • Hotel Vietri Coast: 3 stelle, parcheggio, wi-fi gratuito. Contatti: n. t. 089 210400, whatsapp 3356995270
  • Monca's house: parcheggio gratuito, wi-fi gratuito, colazione all'italiana, vasca idromassaggio
  • B&B Umberto: parcheggio, wi-fi gratuito, colazione all'italiana e senza glutine, piano cottura a disposizione
  • B&B Lumasa: parcheggio, wi-fi gratuito, colazione all'italiana e a buffet.

L'offerta culinaria è altrettanto valida. Ricordiamo:

  • Ristorante La Fattoria: a Dragonea; cucina italiana e mediterranea, specialità di pesce; opzioni vegetariane, vegane e senza glutine; fascia prezzo 18-35 euro; numero di telefono 089 210518.
  • Ristorante Pizzeria Da Giufè: a Vietri; cucina italiana, napoletana e mediterranea, specialità di pesce; opzioni vegetariane e vegane; fascia prezzo 7-30 euro; n. t. 089 9713521.
  • Ristorante Il principe e la civetta: a Vietri; cucina italiana, napoletana e mediterranea, specialità di pesce; opzioni vegetariane, vegane e senza glutine; fascia prezzo 29-52 euro; n. t. 089 7632201.
  • Ristorante dal Pescatore: a Vietri; cucina italiana e napoletana, specialità di pesce; opzione per vegetariani; fascia di prezzo 36-49 euro; n. t. 089 211595.
  • Ristorante Pascalò: a Marina; cucina italiana, napoletana e mediterranea, specialità di pesce; opzioni senza glutine; fascia di prezzo 31-57 euro; n. t. 089 763062.

Numeri utili

Concludiamo la nostra panoramica relativa a Vietri sul Mare con una serie di numeri di telefono di sicura utilità:

  • Ente Provinciale Turismo: 089 230411
  • Federalberghi: 089 233430
  • Comune: 089 763810
  • Carabinieri: 089210040
  • Polizia Municipale: 089 763819
  • Guardia Medica: 089 211809
  • Asl: 089 763 2223
  • Posta: 089 210363
  • Farmacie: Montera Dei Dottori Vincenzo E Carmela Montera 089 210097, Cartolano Dr. Pietro 089 210181, Bindo Dr. Grazia 089 211949, Ginetti Dr. Maria 089 761633-Dispensario Farmaceutico 089 761362