Il libro sospeso: la lettura al Sud al tempo del Covid 19

In questo periodo in cui l'emergenza Coronavirus ci costringe a casa, diventa fondamentale organizzare la giornata in modo da non soffrire troppo per via della quarantena forzata.

Una buona idea per svagarsi potrebbe essere quella di dedicarsi alla lettura e, a tal proposito, una bella iniziativa sta prenderendo piede in una regione del Mezzogiorno d'Italia.

Infatti, in Campania, si sta diffondendo la pratica del "libro sospeso". Il nome rimanda alla tradizione partenopea del "caffè sospeso", che vede gli avventori dei bar napoletani pagare una tazza di caffè per i clienti che non possono permettersela.

In questo caso, si tratta di donare testi per invogliare a leggere. Esempi in tal senso arrivano da Secondigliano e Sorrento. Nel quartiere della periferia Nord di Napoli, l'associazione Larsec distribuisce i volumi ricevuti da un editore alle persone che escono per motivi di necessità. Invece, nella città costiera sono i clienti di una libreria locale a lasciare sulle panchine di piazza Angelino Lauro o vicino le porte del negozio i volumi che vogliono condividere, spinti dall'esempio dei titolari dell'attività commerciale che, ogni giorno, avanzano 2 proposte, una per gli adulti (un classico, un giallo) e una per i più piccoli (un albo da colorare).