Granchio blu, ristoratore incolla un cartello esilarante all'ingresso: "Ricordo a tutti i clienti che..."

Il granchio blu sarà probabilmente l'animale più cercato su Google nel 2023. Questa specie originaria delle coste americane dell'Oceano Atlantico ha letteralmente invaso i mari italiani, soprattutto al Centro e al Nord. Molti ristoratori l'hanno aggiunto al proprio menù. Uno di loro ha fatto una precisazione importante al riguardo.

Da diverse settimane, in Italia, si parla insistentemente di un animale, per l'esattezza un crostaceo: il granchio blu. Non è chiaro esattamente quando, ma nel passato recente decine di esemplari sono arrivate in Italia dall'America del Nord. Più nello specifico, sono state le navi cargo che, imbarcando acqua nell'Oceano per equilibrare il natante, hanno 'risucchiato' alcuni granchi blu. Giunte in Italia, le navi hanno espulso suddetta acqua marina e, insieme a lei, liberato questi crostacei nei nostri mari.

Le conseguenze negative di un piccolo gesto sono enormi: da alcuni mesi, i granchi blu stanno divorando cozze, vongole, piccoli pesci e uova di pesce, soprattutto nel mare Adriatico settentrionale. E, ovviamente, si stanno riproducendo, rendendo ancora più grossa la minaccia. Per questo, il governo è corso ai ripari stanziando 2 milioni di euro a favore di alcune associazioni di pescatori affinché "tengano sotto controllo" la popolazione di questi crostacei alieni per il mare Mediterraneo. Trattandosi di granchi di dimensioni medio-grandi (in età adulta), molti hanno pensato di pescarli per cibarsene.

Il granchio blu e l'avviso del ristoratore

Il 16 agosto i maggiori quotidiani locali hanno dato una notizia che dimostra quanto sia grave l'invasione del granchio blu: solo in Veneto, infatti, ne sono state raccolte 300 tonnellate. Chiaramente 'usarli' come cibo ha un impatto minore sulla loro popolazione, ma è comunque un modo per risolvere in parte il problema. Inoltre, si sa, molti seguono le mode e sono curiosi di mangiare un crostaceo che in Italia ha parecchi estimatori, ma che non si era mai visto dal colore blu. Già, il colore: nei vari video e foto in cui viene mostrato il granchio blu cucinato al vapore o usato come condimento per un piatto di spaghetti, si nota come il suo corpo diventi rosso. Un ristoratore lo ha precisato a beneficio di chi dirà: "Ma non era blu?". Ecco il cartello esilarante:

Il cartello del ristoratore che annuncia come il granchio blu diventi rosso dopo la cottura. Fonte: sapore.di.male - Instagram
Il cartello del ristoratore che annuncia come il granchio blu diventi rosso dopo la cottura. Fonte: sapore.di.male - Instagram

La spiegazione scientifica è la seguente: aragoste e granchi hanno, nel loro guscio, un pigmento chiamato astaxantina, che ha la capacità di assorbire la luce blu. Quando il granchio è vivo, il pigmento viene conservato all'interno di una membrana nascosta nel guscio, chiamata crostacianina. Il pigmento, però, risponde fortemente al calore: quando mettiamo un granchio in una pentola di acqua bollente, la chimica del suo corpo cambia: l'astaxantina si separa dalla membrana trasformando il granchio blu in... rosso. Succede la stessa cosa ai gamberetti grigi, che qualcuno mangia crudi con questo colore singolare; se, invece, vengono cotti, assumono un colore tendente al rosa.

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