"Ha una storia da 30 anni" Serena Bortone spiffera tutto in diretta

Serena Bortone è una delle giornaliste e conduttrice televisive più amate dell'ultimo periodo, la sua trasmissione pomeridiana 'Oggi è un altro Giorno', raccoglie sempre grandi risultati di share: il segreto della Bortone è quello di mediare perfettamente tra la professionalità e l'ironia che la contraddistingue, facendosi aiutare dall'ambiente molto accogliente e familiare che è lo studio della sua trasmissione. Nelle scorse ore, Serena ha pubblicato un post dal suo profilo social, molto particolare, che ha attirato le curiosità dei moltissimi followers che la seguono. Scopriamo di cosa si tratta.

La carriera di Serena Bortone comincia sulla carta stampata diversi anni fa, per poi passare dietro le quinte della televisione. La giornalista ha cominciato, come dicevamo, dietro le quinte di Rai Tre nella trasmissione Mi manda Lubrano per diventarne alcuni anni dopo il volto. Ma le esperienze in televisione della Bortone sono state diverse, infatti ha anche occupato la figura di autrice di molto programmi di successo, prima di approdare a Rai Uno in fascia pomeridiana con il programma Oggi è altro Giorno. La formula vincente della trasmissione sembra essere la giusta mediazione tra temi più frivoli e quelli più importanti, senza mai alzare i toni della discussione e tenendo sempre un atteggiamento educato e gentile, ad aiutare di certo è la presenza degli 'affetti stabili', gli ospiti che sono sempre presenti in studio e che possono essere identificati come amici.
Come dicavamo nelle ultime ore, Serena Bortone ha pubblicato dal proprio profilo social un post che ha molto incuriosito i suoi fan.

Il post di Serena è il racconto di una storia d'amore diversa da solito: un uomo Edoardo ha smarrito la sua gattine ed ha camminato per 35 chilometri per ritrovarla chiamandola per nome: "Questa è una piccola storia di amore e di dedizione, e come tutte le storie d’amore va condivisa. Questa è una fiaba a lieto fine, e come tutte le fiabe allarga il cuore. Luna è una micetta senza coda e senza un occhio, e appartiene alla famiglia del mio amico Edoardo. Un pomeriggio di 8 giorni fa, Luna sparisce. Probabilmente cade dal balcone. La vicina di casa la avvista nel giardino, lei spaventata scappa. Da quel pomeriggio e per 8 lunghe sere, Edoardo aiutato da due Pet detective (volontarie che non hanno accettato neanche il rimborso della benzina) cammina per 35 km al giorno cercando Luna. La immagina spaventata, ferita, impaurita. Offre una ricompensa, tappezza il quartiere di cartelli con la sua foto. Si sente anche un po’ folle, perché trascorrere le notti urlando: “Luna dove sei?” potrebbe essere giudicato irrazionale, persino ridicolo, da chi non sa cosa vuol dire amare, e amare un animale domestico. Edoardo si sente un pazzo, ma continua a farlo. E finalmente una sera riesce a trovare Luna. La scorge nel cortile di una chiesa, a 300 metri di distanza da casa. Luna è a tornata, sta bene, e si allunga sul letto felice. E questa piccola storia a lieto fine ci insegna che non dobbiamo mai abbandonare chi amiamo. E che io voglio bene da 30 anni ad Edoardo e sempre gliene vorrò perché sa dare valore ai sentimenti."
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