Raoul Bova, scatta la denuncia contro l'ex suocera: "Quella frase gravissima fu un danno d'immagine per me"

Per Raoul Bova e Rocio Morales, la passione è stata così travolgente da costringere il famoso attore a terminare il suo matrimonio con Chiara Giordano, la veterinaria moglie dell'attore da 13 anni moglie di Bova e madre dei suoi due figli, Alessandro e Francesco. Questa drastica decisione di Bova ebbe una grande risonanza e divenne particolarmente detestabile per la sua ex suocera, l'avvocato matrimonialista Annamaria Bernardini De Pace, che attraverso una lettera pubblicata su tutti i giornali lo accusò apertamente di tradimento, tale lettera fece molto infuriare l'attore che sporse denuncia immediatamente.

Nella lettera di Annamaria Bernardini De Pace c'erano parole veramente molto dure e taglienti, le parole di una madre che vede sua figlia abbandonata per un'altra donna dall'oggi al domani, ve ne riportiamo qualche stralcio: "Mi sai indicare il momento in cui da genero devoto sei diventato degenero? Forse quando hai giurato sulla tua bambina che non avevi tradito mia figlia, o quando, molto tempo prima, in segreto, l'avevi già tradita? Quando hai cominciato a snocciolare bugie, a trascurare la famiglia, a lamentarti di ogni cosa, a fingere una crisi esistenziale?" E ancora "La slealtà, cioè la menzogna, ti era necessaria, invece, per consumare il tradimento in segreto. Che tale sarebbe dovuto rimanere, secondo te, perché tu con calma potessi valutare tutte le opzioni. Dunque sei anche un uomo interessato e manipolatore, ambivalente e in malafede. Sono certissima invece che tu non vivrai mai più sereno senza la famiglia che hai svenduto ai tuoi capricci. L'ultima verità te la dico io, perché tu non abbia ripensamenti: l'amore di tua moglie per te è morto. Ammazzato da te, dalle bugie, dalla viltà, dai dolori generosamente inferti come colpi di maglio su di un bambino allegro e giocoso."

L'attore messo offeso dalle parole della sua ex suocera ha deciso di portare tutto davanti ad un tribunale e alle pagine di Vanity Fair affida le sue spiegazioni in merito: "Sono il bersaglio di una campagna. Il traditore che merita la gogna. Finora non avevo mai reagito per non peggiorare le cose, ma alla fine ho capito che in realtà le peggioro stando zitto. Perché chi è mosso dal rancore non si ferma, più incassi e più attacca. La lettera aperta al 'genero degenerato' mi ha profondamente ferito. Ma pazienza per me. Il problema è che tutta questa situazione fa star male i miei figli, i suoi nipoti. Come deve sentirsi, un ragazzino, nel leggere che il suo papà è un traditore superficiale, che non si è fatto nessuno scrupolo a scaricare la mamma per una ventenne? Le cose non sono andate per niente così, ma lui come fa a capirlo?"
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