Robert De Niro omaggia Napoli: "Ci sono stato poche volte, ma l'amo"

Non è una stranezza che alcune delle star di Hollywood abbiano origini italiane e che molte di queste sia originarie del Sud: sono molti gli attori che si vantano della loro origini e uno di questi è di certo Robert De Niro. In molte interviste l'attore ha parlato della sua famiglia, originaria del Molise (i suoi bisnonni Giovanni Di Niro e Angiolina Mercurio sono emigrati in America intraprendendo il lungo viaggio partendo da Ferrazzano nella provincia di Campobasso), e del suo legame con l'Italia, questa volta però De Niro ne ha parlato descrivendo cosa ha provato guardando la pellicola, candidata all' Oscar di Paolo Sorrentino, E' Stata la Mano di Dio, girata interamente a Napoli.

L'attore ha dei legami profondi con l'Italia, la sua amicizia e collaborazione con Sergio Leone, quella con Ennio Morricone (solo per citare due grandi artisti) gli hanno permesso di capire a fondo il messaggio del film di Sorrentino, infatti lo descrive con queste parole: "Napoli mi ricorda la New York italo-americana che amo. Sono stato a Napoli solo poche volte – scrive De Niro – ma per me questo film è decisamente napoletano nel modo in cui molti dei film di Martin Scorsese (Wolf of Wall Street, Al di là della vita, Mean Streets, Taxi Driver, ecc.) come molti altri film di Woody Allen (Annie Hall, Broadway Danny Rose, Manhattan, ecc.) sembrano essenzialmente New York City. Napoli per molti versi mi ricorda la New York italo-americana che amo. La posizione dell'Italia meridionale serve bene la narrazione di Sorrentino."

E ancora: "L'amore di Sorrentino per Napoli si condivide da subito nelle prime inquadrature bellissime di un avvicinamento aereo alla città dal Golfo di Napoli. Amore che si vede nel suo affetto per la varietà dei personaggi della storia: eccentrici, spesso molto divertenti, "larger than life", appassionati, pieni di gioia e speranza. Ci sono tante cose fantastiche nel film Arma', il contrabbandiere di sigarette il teppista violento. l' amico solidale e infine carcerato; stravagante, sì, ma per me del tutto credibile per via delle mie esperienze a New York da bambino. E c'è Capuano, il vero Antonio Capuano, famoso regista napoletano, divenne mentore del giovane Sorrentino. Sorrentino è tornato a Napoli grazie a 'È stata la Mano di Dio'. Va bene. Mille Grazie, Paolo!"
Seppur senza vincere l'Oscar, Paolo Sorrentino si può ritenere soddisfatto della sua superba pellicola, poiché il messaggio del suo racconto è arrivato forte e chiaro a tutti coloro che lo hanno visto.
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