Un posto al sole, il ritorno di Diego: "Non sono morto"

E' stato uno dei primi ad apparire nel 1996 sullo schermo di milioni di italiani nel ruolo di Diego Giordano all'interno della soap Un Posto Al Sole: il figlio di Raffaele Giordano e Rita Cozzolino, ha affrontato molte difficoltà nella vita tra cui la prematura morte di sua madre per mano di alcuni camorristi della zona, una grandissima delusione d'amore e l'allontanamento da Napoli. Quando l'attore che interpreta Diego, si è allontanato dalla soap, molti hanno sparso la voce che fosse in realtà morto e dopo molti anni, Francesco Vitiello ha parlato della questione.

Francesco Vitiello è nato il 5 agosto 1981 a Torre del Greco, in provincia di Napoli, ha cominciato la sua carriera giovanissimo, entrando a far parte del cast di Un Posto Al Sole come Diego Giordano. Prima di ottenere questo ruolo ha frequentato un corso teatrale ed ha recitato anche nella fiction Distretto di Polizia. ha anche interpretato vari ruoli al cinema nei film Nemici per la Pelle e Viva Franconi. Solo nella stagione 2017/ 2018 Vitiello è tornato nel cast di Un Posto al Sole nel suo ruolo abituale, ma è tornato molto cambiato e questo ha fatto molta impressione a tutti i telespettatori appassionati della soap.

Nel 2017 Francesco Vitiello ha rilasciato un'intervista a Vanity Fair in cui ha parlato della malattia che lo ha reso tanto diverso da come era in passato, l'alopecia.  Nonostante sia una malattia fastidiosa, che ha bisogno di alcune attenzioni non lo hai messo in pericolo di vita, come si è spesso vociferato. Per molti l'attore non partecipava alle riprese di Un Posto Al Sole solo saltuariamente perché affetto da una malattia grave.
Non solo gli appassionati della soap credevano che fosse malato di leucemia, ma anche molte testate avevano dato la notizia di questo male che lo stava lentamente consumando. La decisione di abbandonare il set è stata sì per curarsi, ma da una malattia che non era assolutamente così grave.

Ecco cosa ha detto lo stesso Vitiello in merito: "Era solo un’alopecia che, per quanto rognosa e difficile da gestire, non mi ha mai messo in pericolo di vita. È iniziata a quindici anni, dopo un anno che ero a Upas. Era una forma molto blanda, ma con gli anni è andata via via peggiorando fino a coinvolgere tutto il mio corpo. E’ stato frustrante. Sentire tutte queste congetture sul mio conto sapendo che fortunatamente non si trattava di una così seria all’inizio mi faceva quasi sorridere. Con il passare del tempo ho iniziato a rosicare. Soprattutto quando ho scoperto che queste notizie sono le prime a uscire sul mio conto "
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