Maria Grazia Cucinotta rende pubblico il suo dolore: "Lo porto dentro di me da anni"

Molte sono le donne che potrebbero testimoniare di aver vissuto un momento così terribile come quello testimoniato dall'attrice siciliana Maria Grazia Cucinotta: sembra strano che in una vita fatta di gioie e fama, come quella di un personaggio molto famoso, accadano determinate cose, non perché sia impossibile ma perché a volte si crede che le persone dello spettacolo siano sempre protette.

Maria Grazia Cucinotta ha cominciato a muovere i primi passi nei cinepanettoni, insieme alla coppia Massimo Boldi e Christian De Sica, ha anche lavorato con Leonardo Pieraccioni nel film 'IL Laureato' ed può anche vantare una partecipazione in alcune produzioni hollywoodiane al fianco di Sharone Stone e Woody Allen. Ma di certo il film che non dimenticherà mai è quello girato insieme a Massimo Troisi, di cui le stessa dice: "La più grande soddisfazione? Recitare ne Il postino accanto a Massimo Troisi. Era un gigante, mi sentivo molto piccola davanti a lui, il cuore mi batteva fortissimo a ogni scena. Massimo era esattamente come lo vedevate: delicato, idealista, sognatore, ed era così profondo da potersi permettere di essere leggero."

L'essere nata al Sud, una vera siciliana le ha creato non pochi problemi nel corso della sua carriera e con la sua solita pacatezza ha descritto in questo modo: "Mi sono vergognata, mi sono sentita inadeguata,  e per non soffrirne mi facevo chiamare con un nome da straniera. Ma per fortuna poi ho capito che non ero io l'errore, ma le loro menti mediocri. E, alla fine ho avuto la mia rivincita: il mia sicilianità è stata la mia carta in più. Alla me di 18 anni direi di non aver paura di fregarsene di chi  la chiamava terrona e la prendeva in giro solo per il fatto di essere siciliana. Il pregiudizio anti-meridionale ha un solo nome: "razzismo"

Come abbiamo anticipato, Maria Grazia Cucinotta è stata protagonista di un episodio di violenza che dopo anni ancora le risulta difficile da dimenticare: mentre era a Parigi per presentarsi ad un provino per una pubblicità, un uomo in giacca e cravatta le si è avvicinato ed ha cercato di aggredirla. L'uomo tenterà di strapparle gli abiti (una felpa e dei jeans quindi nulla che potrebbe far dire la frase "lo ha provocato" come troppo spesso si tende a dire come giustificazione per questi atti). L'attrice è riuscita a salvarsi dall'aggressione e dopo questa terribile esperienza diventerà una delle prime personalità che fanno parte di un' organizzazione no profit che ha l'unico scopo di sensibilizzare sulla violenza di genere e sul bullismo.
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