Antonino Cannavacciuolo, l'affronto subito è insopportabile: risveglio tremendo per lo chef

Antonino Cannavacciuolo, noto Chef italiano per la sua bellissima Villa Crespi, nonché giudice di MasterChef. Nel corso della sua carriera ha pubblicato diversi libri di ricette dove racconta e spiega le sue creazioni che nascono dai ricordi della sua infanzia e dalla sua terra d'origine.
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Nasce il 16 Aprile del 1975 Vico Equense, in provincia di Napoli. Dopo aver conseguito il diploma all'Istituto Alberghiero "F.De Gennaro" della sua città natia, inizia a lavorare nel 1994 come cuoco in Penisola Sorrentina. Dopodiché inizia le sue esperienze all'estero: Alsazia, a Strasburgo, che però non fa abbandonare la sua formazione qui in Italia. Infatti ritorna per andare a lavorare all'Hotel Quisisana sull'Isola di Capri nel tempo in cui Gualtiero Marchesi ne era il consulente.

Nonostante il rinomato successo di Villa Crespi, Antonino ha poi deciso di aprire due ristoranti sulla penisola Sorrentina: stiamo parlando di Laqua by the Sea Meta di Sorrento e Laqua Countryside a Ticciano, una frazione di Vico Equense. Proprio di quest'ultimo, sono state trovate svastiche sui muri e sull'insegna del ristornate. Andiamo a vedere cos'è successo.

Svastiche sui muri e sull'insegna del ristorante a Vico Equense sono state trovate dal noto Chef. Alcune persone sconosciute hanno ben pensato di scrivere con una bomboletta il simbolo dell'ideologia nazista imbrattando i muri. Alcune di queste sono già state lavate via, mentre altre purtroppo sono ancora ben visibili. Per il momento non ci sono state denunce alle forze dell'ordine, né viene escluso che nelle prossime ore anche i restanti simboli vengano cancellati.

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Le immagini hanno suscitato una forte indignazione sul web, spuntate fuori nella giornata di ieri."Imbrattare i muri con i simboli dell’odio razziale, della violenza e del razzismo offende un’intera comunità specie in un momento come quello che viviamo, con una dolorosa guerra alle porte dell’Europa" commenta Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale.

"Voglio credere che le svastiche disegnate sul muro e sull’insegna del resort del famoso chef Antonino Cannavacciuolo a Vico Equense, come segnalato da diversi cittadini, siano il frutto di una bravata indegna e non l’ennesimo vergognoso richiamo a un’ideologia che la storia ha già condannato ampiamente. Anche se le stesse sono state poi cancellate nel corso della giornata, si tratta in ogni modo di un gesto vergognoso da non sottovalutare" conclude il consigliere.

Sicuramente un gesto davvero raccapricciante nei confronti di un pezzo da novanta della cucina italiana come Antonino Cannavacciuolo. Ci auguriamo che possano essere incastrati i colpevoli di tale gesto e che siano puniti secondo la legge.
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