Loredana Bertè, la rivelazione shock: "Mio padre mi ha buttata nella bara di Mia"

Loredana Bertè ha parlato della sua carriera e della sua vita senza nascondere nulla nello studio di Verissimo: le esperienze che l'hanno molto fatta soffrire e la forza con cui ha reagito Loredana a tutte le violenze hanno lasciato Silvia Toffanin e tutto lo studio Mediaset senza parole.

Loredana Bertè è stata solo 2 giorni fa sul palco del Festival di Sanremo, nella serata dedicata alla cover, a invitarla sul palco dell'Ariston è stato uno dei cantanti in gara più eccentrici e criticati di questa edizione, Achille Lauro. Insieme hanno cantato una dolcissima Sei Bellissima, e quello che ha fatto dopo il cantautore per Loredana Bertè ha lasciato tutti senza fiato.
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Al termine dell'esibizione Lauro ha consegnato timidamente un biglietto a Loredana, delle parole solo per lei che la cantante ha scelto di far leggere ad Amadeus. Ecco il contenuto del biglietto di Lauro: "Che strano uomo sono io, incapace di chiedere scusa, perchè ancora confondo il perdono con la vergogna. Che strano uomo sono io, che ti chiama pagliaccio perchè pensa di combattere ciò che non riesce a raggiungere. Che strano uomo sono io, capace dolo di dire 'sei bellissima' perchè ha ancora paura di riconoscere il tuo valore. Stasera per i tuoi occhi ancora, chiedo scusa e vado via."

Loredana è ammutolita davanti alle scuse di Lauro e solo in queste ore è riuscita a manifestare il suo senso di gratitudine e emozione: "Nessun uomo per bene mi ha mai chiesto scusa. Nè io né mia sorella abbiamo mai vinto Sanremo in gara. Eppure questo trasgressivo, anticonformista, da alcuni definito addirittura blasfemo, giovane uomo in un solo colpo ha dedicato tutto il suo festival a me e, in un certo modo forse anche a mia sorella, chiedendo scusa a me e a tutte le donne. Di quanto amore è capace questo strano uomo? E quanta capacità ha di esprimerlo? Grazie Achille Lauro."
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Vedendo la scena senza conoscere la storia di Loredana forse qualcuno può aver pensato che fosse tutto preparato ma la vita privata di Loredana Bertè e di sua sorella Mia Martini sono state segnate dalla violenza di molti uomini, primo di tutti il loro padre. Nell'intervista a cuore aperto con Silvia Toffanin, la Bertè ha detto parole molto dure e dolorose: "L'ho visto picchiare a morte mia madre a otto mesi di gravidanza, ricordo le piastrelle sporche del bagno. Era solito mettere giù Beethoven quando doveva picchiare qualcuno. Mio padre ha vissuto queste cose da bambino. Abbiamo inventato diversivi per farlo pensare, ma lui non ha pensato. Se ne andò con la quarta donna perché odiava le donne. Non avevo più una relazione con mio padre e mia madre. Dopo la tragedia di Mimì ho il cuore di neve, mi ha distrutto. Lo rividi 40 anni dopo per il funerale di Mimì."

Loredana ha raccontato anche cosa ha subito in quella occasione, come se il dolore per la morte di sua sorella non fosse abbastanza: "Mio padre mi ha preso a calci e pugni all'obitorio, mi ha gettato nella bara con lei. Poi è venuto un dottore che poteva essere suo amico, che non si è occupato di me, mi aveva strappato i capelli, sono dovuta andare a Roma per far ricrescere dei buchi. E' stata una violenza che non dimenticherò mai, per fortuna è morto".

Ora forse, dopo aver letto e compreso la vita di questa donna si possono comprendere anche la sue follie e la sua rabbia, ma anche la sia dolcezza nel non riuscire a dire grazie a un giovane che si è inginocchiato a chiederle perdono a nome di tutti gli uomini per tutte le donne.
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