La Sardegna è in fiamme: non resiste al fuoco l'albero millenario

Non risparmia nulla l'incendio divampato in Sardegna che divora e brucia tutto da oltre 60 ore, le fiamme sono ancora alte nella zona dell'Oristanese, il Montiferru e la Planargia (dalla parte di Nuoro) e sono l'immagine della distruzione di uno dei luoghi più belli e selvaggi della terra; qui viveva uno degli alberi più antichi del mondo, l'Olivastro Millenario di Cuglieri che è stato inghiottito dal fuoco ed è immediatamente diventato il simbolo della devastazione.

Sembrano inutili gli interventi per calmare le fiamme, tutta l'isola tiene il fiato sospeso e spera che tutto finisca presto, ma la sconvolgente notizia della perdita del 'Sa Tanca Manna' ha reso l'evento ancora più tragico e doloroso. L'Olivastro era un tesoro di archeologia botanica che ha resistito a tutto per molti millenni ed ora ha ceduto, a l'unico elemento che non poteva controllare.

La tragedia non riguarda solo piante e alberi ma anche moltissime specie di animali, morti bruciati vivi o per la mancanza di ossigeno, le immagini sono strazianti, il dolore è palpabile e la rabbia sale ogni momento di più. Sono migliaia gli sfollati (più di 1.500) e quasi 20 mila ettari di terra data alle fiamme per una catastrofe ambientale che non ha ancora un colpevole. La Regione ha dichiarato stamattina lo Stato d'Emergenza e la Protezione Civile ha chiesto l'intervento dell'Unione Europea per dare la possibilità ai veicoli provenienti da altri paesi di poter aiutare a spegnere le fiamme. 

Le parole del Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, sono un grido accorato e disperato d'aiuto: "Quello a cui stiamo assistendo è un dramma di proporzioni enormi: ettari ed ettari andati in fumo, secoli di storia ambientale e paesaggistica cancellati. Chiederò a Draghi che una quota del Pnrr sia subito destinato a un grande progetto di riforestazione che rimargini queste terribili ferite."